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di Angelo Barraco
Non c’è tregua per il lido Le Torri di San Teodoro. Uno dei posti più belli di Marsala, situato in una punta estrema spalmato in una lingua di mare che collega le isole e affianca le saline, è meta di turismo da ogni parte del mondo sembra essere diventato un’arringa tra il bagnante e il gestore del lido. Questo luogo suggestivo si trova alla riserva dello stagnone e ogni turista è libero di raggiungere la suggestiva Isola Lunga. Noi de L’Osservatore D’Italia ci trovavamo li in quel tratto di spiaggia dopo il lido vicino le alghe. Abbiamo messo le nostre cose sul muretto e siamo andati al mare. Al nostro rientro dal mare è sopraggiunto un signore rimproverandoci e dicendoci che eravamo a casa sua, l’uomo ha ribadito che la spiaggia era di sua proprietà e che non si poteva sostare sulla spiaggia ma soltanto transitare e che nemmeno i nostri zaini su quel muretto potevano stare. Stupiti e increduli da tutto ciò ci rechiamo a Lido Torre San Teodoro all’ingresso della spiaggia dove c’era un cartello con dei divieti, andiamo a controllare se c’era il timbro comunale che ne confermava la veridicità, ma non c’era nessun timbro, chiediamo all'uomo dove fosse il timbro comunale ma non ci arriva risposta. Allora incontriamo tanti altri turisti, del nord Italia, di altre parti della Sicilia che erano scioccati dal comportamento dell’uomo che li aveva persino cacciati dall’acqua perché si trovavano nello spazio d’acqua dove l’uomo teneva giochi, altalene ecc. Inoltre c'era un altro cartello uguale di divieti molti metri prima dell'ingresso, uno a ridosso della spiaggia dove vi era anche una catena che chiudeva anche parte dell'accesso alla spiaggia. I turisti amareggiati vanno via, ma c’è chi ricorda il passato di questo lido che era stato posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Marsala. Il tutto è iniziato con una nota presentata nel gennaio del 2011 dalla società SOSALT s.p.a. che è l’affittuaria delle saline che si lamentava delle difficoltà di attraversamento del tratto di mare tra San Teodoro e L’Isola Lunga. La concessionaria del lido O. N., impediva il transito dei mezzi con le altalene posizionate in acqua e i giochi. Il lido, dopo una serie di vicissitudini era stato chiuso e con esso anche il ristorante. Intanto il Consigliere Comunale Daniele Nuccio, dopo aver visto il nostro servizio, scrive sulla sua pagina facebook: "E' estremamente grave che dei titolari di strutture balneari confondino il fatto di essere concessionari di un'area con l'esserne padroni.
Questo è un'atteggiamento che non può essere tollerato minimamente. Personalmente (per il ruolo che mi è stato assegnato) mi riservo di andare a trovare tutta la documentazione relativa al caso.
Pensare di sviluppare il turismo con questi atteggiamenti è assolutamente improbabile.
Le vicissitudini relative alla storia di questo lido sono innumerevoli, se però si leggono le recensioni su "TripAdvisor" e si scopre che tutti i commenti cominciano con "Carissimo!", "Evitatelo!", Non ci andate!", "Scandaloso", "Un paradiso in mano a sciacalli!", ecco che quanto sopra detto comincia a rendere un pò meglio l'idea.
Invito ufficialmente la titolare dello stabilimento Sig.ra Ombretta Nizza a fornire opportune spiegazioni pubblicamente.
Temo che la misura sia colma."
Divieto di “Sosta” in spiaggia ma soltanto di “Transito”? ecco cosa dice la legge:
La normativa (art. 11 comma 2 lettera d Legge 15 dicembre 2011 n. 217) dice: “fermo restando, in assoluto, il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione, disciplinare le ipotesi di costituzione del titolo di uso o di utilizzo delle aree del demanio marittimo” quindi ci dice chiaramente che i concessionari devono riconoscere e garantire il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione a tutti, anche a chi non è cliente.
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