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di A.B.
Milano – La crescita economica è senz’altro un elemento di forte discussione in questo momento nel nostro paese, quando però si verificano avvenimento che mettono in luce la crescita e la voglia di crescere ciò dimostra che c’è la voglia di cambiare. Lungo il Po e precisamente sull’asse dei campi tra Cremona e Piacenza nasce il Consorzio Casalasco di Rivarolo del Re, il colosso italiano del pomodoro. Ha incluso l’unione di A.R.P (Agricoltori Riuniti Piacentini) e per quanto riguarda l’oro rosso si è creata la prima realtà italiana e la terza a livello europeo. La produzione è di circa 550 mila tonnellate e gli ettari coltivati sono 7 mila, le aziende agricole associate invece sono 370, numeri grossi per l’Italia, il numero di dipendenti invece è di 1.300 per un fatturato di 270 milioni di euro. Il Presidente di Coldiretti Lombardia ha affermato “Si tratta di un'operazione che porta valore a un settore strategico del Made in Italy e che lo rafforza anche in un'ottica internazionale perche' mette insieme due realta' di eccellenza, quella piacentina e quella cremonese, di grande tradizione e che adesso avranno l'opportunita' di crescere ancora portando beneficio alle aziende agricole, ai consumatori e al nostro Paese”. Coldiretti spiega che Consorzio Casalasco è presente in Germania, Emirati Arabi, Russia, Stati Uniti con i prodotti Pomi’ e lavora nel settore del “Private Label”. A.R.P. invece è una cooperativa che da mezzo secolo lavora nel settore della coltivazione, trasformazione e distribuzione dei derivati del pomodoro e si trova in provincia di Piacenza. L’alleanza è avvenuta a seguito assemblee di soci che hanno portato alla nascita del gruppo che porterà l’Italia a 15 posto a livello mondiale.
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