Cairo – Le bandiere nere dell’Isis non si fermano davanti niente e nessuno, procedono alla conquista di territori e qualora dovessero incappare in spie o presunti tali o nemici che osano contrastare il loro potere li uccidono, che siano donne, uomini, bambini o anziani per loro è indifferente. Quando devo raggiungere un obiettivo lo ottengono. La morte la diffondo come mezzo di propaganda poiché la filmano e la pubblicano sui canali web di loro proprietà. Ma l’orrore non si è di certo fermato, poiché hanno compiuto un’altra strage in Libia. A Sirte a Jihadisti hanno ucciso 4 libici e un combattente Fajr Libya che era considerato una spia. Quest’ultimo è stato legato ad una croce ed è stato esposto in pubblico con lo scopo di dare un avvertimento alla popolazione. Non sono state identificate invece le altre vittime. Fajr Libya è la milizia che detiene il potere a Tripoli. Ma non è la prima strage dell’Isis ai danni delle milizie libiche poiché a metà agosto i Jihadisti avevano decapitato e crocefisso 12 combattenti che erno impegnati a cacciare l’Isis da Sirte.