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In attesa di conoscere gli esiti
della prima seduta della Conferenza dei
Servizi, in programma questa mattina alla Regione Lazio, riferita alla realizzazione della discarica a
Pian dell’Olmo, sulla Tiberina, a pochi passi dal confine con il
Comune di Riano, si aggiunge un
altro tassello che conferma la grave crisi dei rifiuti nella Capitale. E nel
giorno in cui la Giunta Raggi
festeggia i tre anni dall’insediamento.
Non sarà di certo una giornata entusiasmante
per la Sindaca e la sua Amministrazione, il problema rifiuti incombe, comuncia
a pesare, seriamente, come quello dei trasporti. Dal centro alla periferia,
specie quella ai limite dei confini comunali, sono invase dall’immondizia;
sacchetti in ogni angolo e, in molti casi, infinite distese di rifiuti, condite
di elettodomestici rotti o, in alternativa, gomme di auto. Esasperati i cittadini
e commercianti, che non sanno e non possono, lo vietano le disposizione
iginiche, gli scarti di umido o dell’infferenziata.
In questa situazione, poco
edificante e che rischia di sfociare in una epidemia, la Cgil Roma e Lazio rompe gli indugi e lancia un accorato appello. “L’Amministrazione comunale abbandoni la propaganda e
dica la verità ai cittadini sulla situazione dei rifiuti di Roma, che
è tutt’altro dall’essere in miglioramento. Proprio ieri, mercoledì 19
giugno, sono lunghissime le file di camion dell’Ama che devono scaricare
all’impianto Tmb di Rocca Cencia strapieno, con un conseguente rallentamento
del servizio. Lavoratori operano in ‘quota’ movimentando i mezzi su montagne di
rifiuti”.
“Abbiamo proposto
alla sindaca – prosegue il Segretario Natale
Di Cola nella nota stampa – un incontro dopo l’insediamento del nuovo Cda
atteso per oggi [20 giugno ndr], per
sostenere il progetto di un piano di pulizia straordinario della città che
eviti l’ennesima emergenza ed entro l’estate dia una vera risposta a
Roma. Per farlo servono misure straordinarie, il coinvolgimento dei Municipi e
un chiaro indirizzo per Ama a reperire mezzi e strumentazioni che oggi non ha,
oltre al sostegno da parte della Regione per una corretta gestione dei flussi.
Tutto ciò è realizzabile solo con un bagno di umiltà da parte del
Campidoglio. L’alternativa è l’ennesima gestione emergenziale”.
E proprio sull’impianto di Rocca Cencia, presidiato dai soldati, alcuni cittadini che abitanto nei dintorni si domandano, sconcertati: “Ma perché, stando all’esterno, indossano le mascherine e a noi e ai lavoratori niente?”… e già, chissà perché.
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