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Cronaca

COCORICO': MINACCIATO IL QUESTORE DI RIMINI. IL TITOLARE:"FORSE NON RIAPRIAMO PIU'"

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Tempo di lettura < 1 minutoImprota ha disposto il provvedimento di chiusura di 4 mesi della discoteca dopo la morte per ecstasy del 16enne Lamberto Lucaccioni

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Redazione

Rimini e Riccione – In questi casi le azioni intimidatorie non risolvono il problema. "Apprendo solo ora via internet che il Questore di Rimini Maurizio Improta ha ricevuto minacce di morte a seguito del provvedimento di chiusura di 4 mesi della discoteca Cocoricò. Ritengo tutto ciò inqualificabile ed inaccettabile". A scriverlo sul suo profilo Facebook è Fabrizio De Meis, uno degli azionisti del Cocoricò, la discoteca di Riccione chiusa dal questore di Rimini dopo la morte per ecstasy del 16enne Lamberto Lucaccioni di Città di Castello. "Se certi gravissimi e inaccettabili episodi si dovessero ripetere – avverte – potremmo anche valutare decisioni drastiche come la mancata riapertura del Cocoricò a prescindere dall'esito dei ricorsi".

E' ancora De Meis a sottolineare che "si possono avere idee diverse ma vanno manifestate sempre con civiltà e rispetto verso tutte le istituzioni che hanno il difficile compito di governare un territorio". "Stiamo cercando – spiega ancora – nel rispetto della legge e nel rispetto dei ruoli di riuscire a sospendere il provvedimento di chiusura ma ribadiamo in maniera netta, forte e chiara, l'assoluto rispetto delle istituzioni, e la nostra posizione contro ogni forma di violenza anche verbale. Anche nelle difficoltà vogliamo un clima di serenità e rispetto".

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