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A.D.M.
Palermo – Intercettazioni, pedinamenti, indagini senza sota per arrivare a sgominare la rete dei capimafia vicino boss latitante Matteo Messina Denaro. Esponenti di vertice delle famiglie di Cosa Nostra trapanese e presunti favoreggiatori di Messina Denaro sono stati arrestati nell'operazione "Ermes" condotta dalla polizia di Stato e coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Palermo. Arresti e perquisizioni sono stati eseguiti nelle province di Palermo e Trapani da personale delle Squadre Mobili delle due città con il coordinamento del Servizio centrale operativo della polizia di Stato e la partecipazione del Ros dei carabinieri.
I provvedimenti restrittivi riguardano i capi del mandamento di Mazara del Vallo e dei clan di Salemi, Santa Ninfa, Partanna, ritenuti feudi di Messina Denaro. L'indagine si collega alle "Golem I e II" e "Eden I e II", che avevano già colpito la rete di fiancheggiatori e parenti del latitante. Gli arresti eseguiti sono in tutto undici. Gli investigatori hanno colpito il sistema di comunicazioni di Matteo Messina Denaro, che come altri capimafia usava i "pizzini" per dare ordini e gestire gli affari. Il centro di smistamento dei bigliettini era in un casolare nelle campagne di Mazara del Vallo
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