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Redazione
Quando si vive in prima persona una grossa emergenza allora poi si finisce col capire che i problemi vanno condivisi e afrontati insieme. La Gran Bretagna e la Francia, la prima che promise che non avrebbe accolto sul suo suolo nessuno dei disperati salvati nel Mediterraneo, la seconda che ha bloccato decine di migranti a Ventimiglia sugli scogli di Ventimiglia, assediate ora a Calais da migliaia di altrettanto disperati, si accorgono ora che il problema dell'immigrazione e' globale e deve essere affrontato da tutta l'Ue. E' quanto sostengono in un lettera scritta insieme i ministri dell'Interno di Gran Bretagna, Theresa May e di Francia, Bernard Cazeneuve: "Qeesta situazione non puo' essere considerato solo un problema dei nostri due Paesi. E' una priorita' sia a livello europeo che internazionale. Molti di coloro che a Calais stanno cercando di attraversare la Manica sono passati attraverso l'Italia, la Grecia o altri Paesi.
Questo e' il motivo perche' stiamo chiedendo agli altri Stati membri, e all'intera Ue, di affrontare questo problema alla radice" I due ministri, dimostrando scarso senso della realta', suggeriscono che la soluzione di lungo termine al problema sarebbe quella di convincere quanti vogliono raggiungere l'Europa in cerca di una vita migliore che "le nostre strade non sono pavimentate d'oro".
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