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di Ch. Mo.
Un Matteo Renzi deciso e tenace ha così risposto ad un lettore di Trento perplesso sulla tassazione della prima casa: “I soldi in meno della Tasi/Imu saranno restituiti integralmente ai Comuni. E il tuo bravo sindaco saprà farne prezioso uso”. Parole che suonano allettanti in un periodo di grande crisi come questo e che in pochi minuti fanno il giro del mondo.
La vicenda del Voto Rai. Sulla vicenda del voto Rai, il premier si è detto dispiaciuto per gli atteggiamenti dei parlamentari che feriscono l’intera comunità del Pd, militanti e volontari compresi, ma che non saranno espulsi.
I sindacati. Anche ai sindacati in crisi il premier ha qualcosa da dire: “Noi ci siamo. E spero che stavolta i sindacati accettino la sfida: una buona legge sulla rappresentanza potrebbe aiutarli a vincere la crisi che sta fortemente minando la rappresentatività delle organizzazioni. Oggi anche nel sindacato c'è troppa burocrazia. E girano più tessere che idee". Una proposta, una nuova legge che visti i tempi e i rapporti burrascosi che corrono tra i due, difficilmente potrà essere approvata.
Abolire il bicameralismo. “Per me decisivo è abolire il bicameralismo paritario e semplificare le Regioni. Se portiamo a casa questa che è la madre di tutte le riforme, a quel punto avremo davvero svoltato”, ha ribadito il premier. Vi sono territori in cui non è stato fatto abbastanza; un iscritto al pd romano invita il premier a soffermarsi sulla “palude locale” che si è creata nella capitale. Di tutta risposta, Renzi annuisce, affermando che “si può fare di più in alcuni territori”.
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