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Cronaca

TERRORE IN PROVINCIA DI PORDENONE: UN BUS CON 47 BAMBINI PRECIPITA DA UNA SCARPATA

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Tempo di lettura 2 minuti Un volo spaventoso di di settanta metri e poi il mezzo si è rovesciato su un fianco

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Redazione

Pordenone – Un episodio che ha scosso 47 famiglie in apprensione per i propri figli piccoli dai 7 ai 13 anni. Un bus con 47 bambini a bordo è letteralmente precipitato da una scarpata, in località Bornass, sulla strada che da Aviano porta al Piancavallo, in provincia di Pordenone. Sono rimasti feriti gravi un bambino e l’autista. A bordo del pullman che tornava da un parco divertimenti, c’erano i ragazzini dei centri estivi di San Vendemiano. Contusi e sotto choc gli altri piccoli e i tre accompagnatori che erano con loro.

Stavano facendo ritorno a casa. Sulla dinamica e le cause dell'accaduto indagano i carabinieri della compagnia di Sacile. Probabilmente c'è stato un guasto ai freni, in prossimità di una curva, l’autista avrebbe perso il controllo del pullman, finendo fuori strada, distruggendo il guardrail e da lì precipitando lungo una scarpata per una settantina di metri prima di rovesciarsi su un fianco. Uno schianto spaventoso nel quale, secondo le prime sommarie informazioni, ad avere la peggio sarebbero stati uno dei piccoli e l’autista, entrambi trasferiti in ospedale a Pordenone con l’eliambulanza.

La diagnosi riferisce di politraumi, al torace per l’autista e agli arti inferiori per il bambino. Altri cinque bambini avrebbero riportato ferite medio gravi mentre contusioni e lievi ferite per tutti gli altri che, dopo una primo controllo medico sul posto, sono in questi minuti in viaggio su un mezzo dei pompieri verso la caserma dei carabinieri di Aviano dove è stato allestito una sorta di campo medico per sottoporli ad ulteriori controlli. Sul posto i vigili del fuoco di Pordenone intervenuti con tre squadre e l’autogru inviata da Udine.

«Le mie figlie sono state miracolate». Ha esclamato Antonio, primo genitore ad arrivare sul posto e quindi l’unico ad aver visto il luogo da dove il bus è precipitato, gli altri, infatti, hanno raggiunto i propri bimbi al campo base ad Aviano. «Le bambine mi hanno chiamato con il cellulare informandomi dell’incidente e chiedendomi di andare a prenderle, precisando che stavano bene e non avevano problemi se non che si erano spaventate. Antonio dunque ha corso da San Vendemmiano ed è arrivato sul luogo dell’incidente. «Stavo per svenire, avevo creduto a una esagerazione delle bambine, invece la situazione è ben peggiore di come mi era stata descritta. Non potevo credere ai miei occhi, le bimbe e tutti gli altri sono davvero salvi per miracolo».

 

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Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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