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Cronaca

ANGELA CELENTANO: LE NOVITA', LA STORIA, IL MISTERO

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Tempo di lettura 2 minuti La Procura di Torre Annunziata ha ascoltato pochi giorni fa i genitori della piccola Angela, l’interrogatorio è durato circa 8 ore e sono stati ascoltati come persone informate sui fatti

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di Angelo Barraco
 
 
La Procura di Torre Annunziata ha ascoltato pochi giorni fa i genitori della piccola Angela, l’interrogatorio è durato circa 8 ore e sono stati ascoltati come persone “persone informate dei fatti”. Come mai sono stati ascoltati i genitori della piccola? Perché da gennaio gli investigatori sono tornati in Messico e sono tornati sulle tracce di “Celeste Ruiz”, questa volta con l’appoggio delle autorità messicane dove vi è stata collaborazione; ciò significa che potrebbero esserci persone iscritte nel registro degli indagati non necessariamente per sequestro di persona ma per aver costruito una falsa verità per ignoti motivi. Celeste Ruiz contattò il sito angelacelentano.com e raccontò come fu portata in Messico e invia persino una sua foto dove dice di essere lei, gli esperti analizzano la foto e confermano quanto affermato poiché la somiglianza è tanta. Ma la conferma soltanto dal dna può arrivare ma Celeste scompare all’improvviso. Intanto le indagini procedono e gli inquirenti stabiliscono che le email partono da un computer di una villa di Acapulco appartenente a Cristino Ruiz, un funzionario del Ministero della Giustizia. L’uomo nega tutto. Il programma “Chi l’ha visto?” segue il caso con molti approfondimenti e grazie all’inviato Ercole Rocchetti si scopre chi è Celeste Ruiz, uno psicologo di 35 anni di nome Jose Manuel Vasquez ed è figlio del precedente matrimonio della moglie di Cristino Ruiz, l’uomo confessa quanto compiuto ma non dice le motivazioni del gesto. L’uomo ha creato un profilo facebook, ha preso la foto facebook di una ragazza messicana che somiglia moltissimo ad Angela, questa ragazza si chiama Jennifer. Ercole Rocchetti intervista Jennifer e la ragazza dice di conoscere Jose poiché sono amici su facebook, quindi la foto l’avrà presa da li. Ma come mai ha messo in scena tutto ciò? Questa è una domanda che, si spera, abbia presto risposte. Se non si dovesse arrivare alla risoluzione della scomparsa della piccola Angela, tale indagine condotta dagli inquirenti italiani e messicani porterà a scoprire cosa c’è dietro a tutta questa messa in scena. Intanto l’avvocato della famiglia Celentano ha detto che “'Già da lunedì chiederò, a nome dei miei assistiti, un incontro con il procuratore di Torre Annunziata (Napoli), Alessandro Pennasilico, per capire il motivo della lunga audizione che si è svolta ieri negli uffici della Procura oplontina”.
 
La scomparsa di Angela Celentano è avvolta da una fitta cortina di mistero da quel 10 agosto del 1996, giorno in cui la famiglia Celentano composta da papà Catello e mamma Maria si sono recati presso la comunità evangelica di Vico Equense insieme alle due figlie. In questi 19 lunghi anni di indagini le strade percorse sono state tante, dalla pista dei pedofili al traffico di organi fino ad arrivare al colpi di scena che ha sconvolto i familiari e ha portato anche delle speranze, una novità proveniente dal caldo ed insidioso Messico. La ragazza al centro della questione è Celeste Ruiz e dice di essere Angela, tra la ragazza e la famiglia Celentano vi è un interscambio di email e la ragazza dice di essere stata prelevata dall’Italia e adottata da un Magistrato in Messico. L’interscambio comunicativo cessa nel 2011, la Procura di Torre Annunziata vuole fare chiarezza sulla vicenda e coinvolge il Messico ma non arrivano aiuti.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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