Il capitano SS Erich Priebke, morto l’11 ottobre 2013 è sepolto in un’isola, in un cimitero in disuso nel recinto di un carcere.
Priebke, come riportato da l'Espresso, è sepolto vicino ad un medico, morto nel 1942 e ad una neonata deceduta durante il parto. E poi alcuni pregiudicati morti in carcere e lasciati lì dai familiari.Il camposanto si trova su una collinetta, dove circa cento anni fa è stata costruita una piccola cappella, ormai semidistrutta, attorno alla quale è poi stato il cimitero. Il lembo di terra è protetto da un muro alto poco più di due metri, e vi si accede da un cancello. Si contano circa cento croci di ferro arrugginite, più altre in legno ormai fradice, piantate nel terreno, allineate in file da otto, sulle quali però non è scritto alcun nome. L’erbaccia copre tutto. Non c’è alcuna manutenzione. E non c’è alcun segno di affetto sulle tombe: né un fiore reciso, né una lapide sistemata. Neppure un nome o una foto.
Il diretto superiore di Erich Priebke, il maggiore SS Karl Hass è invece sepolto a Castel Gandolfo nel cimitero sulla via Appia. La tomba si trova in cima a delle scale in un angoletto dove sono sepolti altri defunti, di cui qualcuno trascurato da tempo.
A differenza dei tumulti scoppiati ad Albano Laziale in occasione del funerale del capitano SS, il 21 aprile del 2004 ebbe luogo la sepoltura del maggiore SS Karl Hass, dirigente del reparto delle SS incaricato dello spionaggio all'estero e superiore del capitano SS Erich Priebke, senza disordini o proteste. Eppure anche Hass prese parte attiva all'Eccidio delle Fosse Ardeatine assieme a Priebke. Hass finì i suoi anni a Castel Gandolfo dove prese la residenza e morì a 92 anni mentre scontava l'ergastolo ai domiciliari nella casa di riposo “Garden” sul lungolago.