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di Christian Montagna
Milano – Un pranzo domenicale con commensali di tutto rispetto come ad esempio Umberto Eco quello di oggi a Milano tra il premier Matteo Renzi e il presidente francese Hollande. L’ennesimo incontro che chissà quanto di buono avrà portato concretamente. La questione di Ventimiglia che ha letteralmente dimostrato quanto di “Unione” in Europa poco si possa parlare, ha freddato i rapporti o meglio la stima che la nostra Italia aveva per la sua vicina Francia. Diplomazia europea paralizzata, Gendarmerie intransigente e la patata bollente rimane sempre tra le nostre mani. “Serve un approccio non muscolare. Il tema degli immigrati non si affronta dicendo che e' il problema di un solo Paese. Su questo c'e' identità di vedute tra Francia e Italia”, ha affermato Renzi, “Con la Francia non c’è stata alcuna tensione”.
Renzi si rivolge ai Presidenti di Regione. Se come poc’anzi detto tra nazioni pare non ci sia intesa e solidarietà, in Italia, la collaborazione manca anche tra le regioni. Il prossimo giovedì, il premier convocherà tutti presidenti di regione per evitare polemiche e divisioni sulla tematica. Ma, viste le premesse sarà davvero difficile riuscire a coordinarli tutti.
Hollande. “Il tema del prossimo consiglio europei dovrà essere di dire quello che ogni paese può fare perché si agisca in maniera umana, rispettosa delle dignità delle persone” ha affermato il francese Hollande durante il pranzo con Renzi. Eppure, da Ventimiglia, ancora nessun via libera. I migranti che da giorni abitano la scogliera di Ponte San Ludovico, restano ancora in terra italiana.
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