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di Angelo Barraco
Cuneo – Sono stati denunciati dai Carabinieri 144 genitori per non aver mandato i figli a scuola. I minori che sono stati sottratti prematuramente agli obblighi scolastici sono 86 e hanno un’età compresa tra i 6 e i 16. I ragazzini hanno accumulato un numero di assenze non giustificato. Intanto emerge che metà dei genitori denunciati sono romeni, albanesi, marocchini e costoro sono tutti regolari sul territorio italiano. La restante fetta dei soggetti denunciati invece è italiana. L’istruzione è una crescita dell’individuo con il fine di migliorare le sue conoscenze della società che lo circonda e di un accrescimento interiore.
La nostra Costituzione. La nostra Costituzione è chiara in merito al diritto allo studio e lo spiega con l’articolo 34 “La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”. Il nostro Stato inoltre si impegna nel proteggere l’infanzia e la gioventù e questo concetto è espresso nell’articolo 31 comma 2 della Costituzione Italiana che dice lo Stato “Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”. Per quanto riguarda l’istruzione e il dovere dei genitori di istruirli c’è l’articolo 30 che dice, nel primo comma, che “E` dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio”.
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