Connect with us

Cronaca

IMMIGRATI: MARONI CHIEDE AI PREFETTI LA SOSPENSIONE DELLE ASSEGNAZIONI

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti

 

Mentre Maroni vuole una sospensione delle quote fino a quando non ci siano condizioni di legalità e sicurezza, Renzi e Alfano preparano un provvedimento incentivante per premiare, economicamente, quei comuni che accoglieranno più possibile i migranti,

 

di Cinzia Marchegiani

Milano (MI) – Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, prende posizione netta riguardo l'eccezionale afflusso nel proprio territorio di cittadini stranieri che a seguito degli sbarchi sulle coste italiane chiede con energia una gestione molto attenta del fenomeno migratorio. Così Maroni in una lettera inviata ai Prefetti della Lombardia dichiara: "Vi chiedo di sospendere le assegnazioni nei Comuni lombardi in attesa che il Governo individui soluzioni di accoglienza temporanea più eque, condivise e idonee, che garantiscano condizioni reali di legalità e sicurezza". E lo stesso Maroni aveva annunciato la decisione di tagliare le risorse ai comuni che avrebbero continuato ad accogliere profughi e immigrati, facendo presente che secondo i dati resi noti dal Viminale nei giorni scorsi, la Lombardia e' la terza regione italiana, dopo Sicilia e Lazio, come percentuale di presenze di immigrati nelle strutture di accoglienza: "Ricordo poi che in Lombardia vive già oltre un quinto degli immigrati regolari presenti in Italia, molti dei quali in cerca di lavoro. E' quindi impensabile inviare in Lombardia altri immigrati prima di aver riequilibrato la distribuzione".

MARONI BLOCCO COSTE ATTRAVERSO COINVOLGIMENTO UE E ONU
Maroni chiede che per la soluzione al problema dell'immigrazione clandestina – componente preponderante anche dell'ondata di arrivi di quest'anno – resta il blocco delle partenze dalle coste africane, attraverso il coinvolgimento dell'Ue, dell'Onu e di tutta la comunita' internazionale.

RENZI E ALFANO PREPARANO INCENTIVI AI SINDACI PER OSPITARE MIGRANTI
Ma Renzi contrattacca, per i sindaci il governo ha in cantiere un provvedimento per premiare, economicamente, quei comuni che accoglieranno i migranti, quindi un incentivo che invece di penalizzare spinga i primi cittadini ad accogliere il più possibile i migranti. La direttiva e l’idea è stata lanciata direttamente dal ministro della difesa, Angelino Alfano e sottoscritta dal presidente del consiglio Matteo Renzi: "Dobbiamo dare incoraggiamenti e incentivi anche sul patto di stabilità ai comuni che ci danno una mano. C'e' piena condivisione con quello che ha detto il ministro Alfano", ha spiegato Renzi in conferenza stampa al termine del G7.
Anche se il provvedimento deve essere ancora concepito dal punto di vista normativo e non finirà nel ddl enti locali. Con ogni probabilità occorrerà attendere. Ma il premier ha voluto dare un segnale ai governatori della Liguria, Lombardia e Veneto che hanno minacciato tagli ai trasferimenti regionali per quei comuni che accoglieranno. Difficile che possa realmente accadere senza incappare nella Corte Costituzionale, ma in ogni caso la sola levata di scudi da parte dell'asse del Nord rischia di vanificare il lavoro del governo a livello europeo.

RENZI ECCO LE PROSSIME POLITICHE DI ACCOGLIENZA E MIGRATORIE
Matteo Renzi creca di sottodimensionare l’emergenza migranti: "Non siamo di fronte ad un fenomeno apocalittico". La cifra dei 24mila profughi da spostare dall'Italia, avanzata nel piano della Commissione, e' giudicata tuttavia è del tutto inadeguata dal premier. La gestione delle quote di migranti, da dislocare nei singoli Paesi europei, e' una “partita” ancora apertissima che il premier intende giocarsi nel consiglio straordinario del 25-26 giugno.
In tal caso Renzi deve spiegare ai partner europei che bisogna fare di più. Renzi ricorda come sia stato il ministro Maroni a concepire il piano sull'emergenza immigrati e come quel piano fu firmato anche dal governatore Veneto, Luca Zaia. Per ora e' il "modello Maroni" a dover essere applicato, ma il premier ha già pronta l'alternativa e come lui stesso dice, cambiare non e' questione di giorni, ma di settimane.
La strategia per Renzi è investire nella cooperazione internazionale, un settore caduto nel dimenticatoio con le ultime amministrazioni: "Sulla cooperazione internazionale l'Italia e' stata, negli ultimi anni, la peggiore nel G7. Dobbiamo ricominciare anche da lì per dare una risposta al tema degli immigrati". E anche la risoluzione dell'Onu rischia di sortire un effeto placebo: "La risoluzione Onu e' utile, ma non e' con essa che si risolve il problema". Il premier vuole perciò un impegno diplomatico forte in Libia. Intanto per costringere le fazioni in campo a dialogare, formare un governo e con esso affrontare la questione dei mercanti di esseri umani. Fatto questo, investire nella cooperazione con i Paesi africani. Renzi per dare il buon esempio è pronto a recarsi in vista ufficiale nel Corno d'Africa, ad Addis Abeba, a metà luglio. 

LE FAMIGLIE DISAGIATE INSORGONO

Nel frattempo gli italiani caduti in disgrazia in seguito alla recessione economica, senza lavoro e  con grandi emergenze abitative, chiedono dove il governo trovi il tesoretto per incentivare i sindaci ad accogliere nei propri territori i migranti quando non ci sono soldi per iutare famiglie italiane in estreama difficoltà e povertà, andando ad ingrossare il bussines dei bamdi prefettizzi che vedono assegnare 1.450 euro EURO per migrante per dare loro osptitalità, vitto e alloggio, quando un padre di famiglia con quel reddito ci camperebbe la famiglia e ci pagherebbe anche le tasse allo Stato italiano