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Esteri

TURCHIA AL VOTO: TENSIONI PER LE ELEZIONI POLITICHE

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Tempo di lettura 2 minutiQueste politiche cambieranno il volto della Turchia, se il governo AKP si aggiudica la maggioranza dei 300 seggi, potrebbe chiedere un referendum nazionale per cambiare la costituzione

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di Cinzia Marchegiani

Ankara (Turchia) – Oggi la Turchia va al voto. Una prova attente il Presidente Recep Tayyip Erdogan in queste politiche, che vedono 81 province andare al voto per il rinnovo di 550 membri del Parlamento. Le elezioni che coinvolgeranno quasi 54 milioni di elettori turchi confermeranno vincitore chi riuscirà ad attribuirsi la maggioranza assoluta e quindi 276 seggi. Oltre le 81 province si aggiungono  2 milioni e 867mila aventi diritto al voto registrati all'estero e distribuiti in 54 Paesi. Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha chiesto un voto massiccio per il suo partito Akp di ispirazione islamica  che è al potere dal 2002, ciò coronerà il trionfo di Erdogan che potrebbe aprire la strada a un presidenzialismo forte con un aumento dei poteri non solo della polizia a discapito della magistratura, ma anche sul controllo dei media e internet e soprattutto sulla stessa Banca centrale.

Insomma se il Partito AKP riuscirà ad incassare abbastanza maggioranza avrà il potere di mettere mano a modifiche controverse sulla Costituzione e consegnare al presidente Erdogan maggiori poteri esecutivi. Tutto è in mano alla forza del Partito HDP se sarà in grado di passare la soglia di sbarramaneto che è fissato al 10%. Non sono mancate ovviamente le tensioni che hanno raggiunto il picco la scorsa settimana quando l’autista di un politico del partito HDP è stato giustiziato nella provincia orientale di Bingol, ed è stata fatta esplodere anche una bomba tra manifestatnti nella provincia orientale di Diyarbakir, provocando la morte di due persone e ferendone decine.

Queste politiche cambieranno il volto della Turchia, se il governo AKP si aggiudica la maggioranza dei 300 seggi, potrebbe chiedere un referendum nazionale per cambiare la costituzione, mentre se ne prende 367 posti a sedere, potrebbe da solo promulgare gli emendamenti costituzionali senza passare per alcun referendum. La competizione è fortissima come le tensioni, tanto che gli elettori avrebbero postato le foto che mostrano alcuni tentativi di frode che includono voti multipli, i tentativi di mantenere osservatori volontari partiti di opposizione di distanza dalla seggi o di voto di siriani che non hanno la cittadinanza turca.