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Redazione
Catanzaro – E’ morto Anselmo Di Bona, ritenuto il capo della cosca dei “Gagliaresi”, lo storico clan del capoluogo calabrese. L’uomo aveva 62 anni ed era malato da un bel po’ di tempo. L’uomo aveva compiuto diversi procedimenti penali, ma soltanto in un caso era stato condannato per associazione mafiosa e soltanto in primo grado. Tale condanna è datata 2008 e la pena era di 8 anni e 4 mesi.
L’operazione che portò alla sua condanna, denominata “Reverge”, vide in lui il ruolo di riorganizzatore del clan. La morte di Anselmo Di Bona coincide con l’omicidio di Domenico Bevilacqua, detto “Toro seduto”, capo della criminalità rom della città. La coincidenza delle due morti potrebbe essere l’input per una guerra di mafia nel territorio. Si indaga al momento sul possibile collegamento delle due morti.
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