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Cronaca

ELEZIONI IN BALIA DEGLI SCANDALI. E’ CAOS

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Tempo di lettura 2 minuti L’affluenza alle urne non è stata delle migliori: alle 19 il 36,6% degli italiani andava a votare

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di Christian Montagna

L'affluenza regione per regione vede il Veneto al 17,8%, la Liguria al 16,8%, la Toscana al 14,6%, le Marche al 13,4%, l'Umbria al 15.,4%, la Campania al 13,9%, la Puglia al 13,3%. Per 23 milioni di italiani a breve si scriverà una nuova pagina di storia politica. Amministrative e Regionali hanno coinvolto infatti 7 regioni (Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia )e 742 Comuni, tra cui 17 capoluoghi (Venezia, Rovigo, Lecco, Mantova, Arezzo, Fermo, Macerata, Chieti, Andria, Trani, Matera, Vibo Valentia, Agrigento, Enna, Sanluri, Nuoro e Tempio Pausania). In Sicilia, i seggi sono rimasti aperti dalle 8 alle 22 e dalle 7 alle 15 di domani. In caso di ballottaggio, si voterà domenica 14 giugno dalle 8 alle ore 22 e lunedì 15 giugno dalle 7 alle ore 15. Lo scrutinio inizierà alle 15 di lunedì 1 giugno.

REGIONE CHE VAI SCANDALO CHE TROVI

In Campania non sono mancati scontri e arresti in questa giornata di votazioni che accinge a concludersi. Ad Ercolano e ad Eboli, alcune persone sono state arrestate per aver cercato di comprare i voti davanti ai seggi. L’intervento delle forze dell’ordine ha prontamente evitato il peggio e ha assicurato a questa votazione la massima trasparenza. I militari li hanno fermati e tuttora stanno proseguendo nelle indagini per capire l’esatta dinamica della situazione. Non sono stati però gli unici casi: a Napoli, un 55 enne è stato sorpreso a fotografare la propria scheda di voto mentre a Sorrento un 83 enne è stato fermato per lo stesso motivo. A Cardito il caso più eclatante: un presidente di seggio recatosi a votare in un’altra sezione ha fotografato la sua scheda elettorale con il cellulare ed è stato immediatamente dimesso.

In Puglia, a Ceglie Messapica (Brindisi) un candidato, ex assessore in carica nella giunta del sindaco uscente, Angelo Palmisano, ha riferito alla polizia, chiamata a intervenire sul posto, di essere stato aggredito e picchiato dal padre di una candidata a sostegno di Pietro Mita (Pd). A sua volta l’uomo, Mario Nigro, ha denunciato agli agenti di essere stato aggredito da Palmisano.

In Veneto alcuni votanti non avrebbero potuto votare perché non iscritti nelle liste degli aventi diritto.

In Umbria sono state sospese per circa un’ora le operazioni di voto nel seggio di Monte Martano, Spoleto, in provincia di Perugia dopo che i carabinieri ci hanno trovato dentro delle zecche.

In Toscana, a Firenze, stamani due schede, siglate ma non timbrate, sono state trovate nel giardino. I funzionari del seggio sono stati ascoltati dalle forze dell’ordine. Le due schede, secondo quanto ricostruito, potrebbero essere cadute da una delle finestre: in entrambe c’era la sigla dello scrutatore ma ancora non era stato apposto il timbro.

L’AFFLUENZA ALLE URNE
Scorrettezze a parte, i seggi sono stati aperti dalle 7 di questa mattina e chiuderanno alle 23. Le sezioni aperte in Italia sono state 26.398; lo scrutinio avrà inizio dalle ore 23. Dopo settimane di caos e spaccature nei partiti in seguito alla pubblicazione degli “Impresentabili”, finalmente siamo riusciti ad andare a votare. L’affluenza alle urne non è stata delle migliori: alle 19 il 36,6% degli italiani andava a votare. Un po’ meglio invece è andata per le Comunali (il 48%). Ancora più bassa invece in questa mattinata l’affluenza di votanti che si è attestata intorno al 15% per le Regionali e 20% per le Comunali.
In dettaglio, alle 19, le affluenze alle urne si registravano così: Veneto 43,1% (nel 2010 37,3%), Liguria 39,5% (34,6%), Toscana 35,5% (33,2%), Marche 34,2% (32,4%), Umbria 39,9% (35,5%), Campania 35,9% (29.4%), Puglia 34,1% (30,3%).

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Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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