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di Christian Montagna
L'affluenza regione per regione vede il Veneto al 17,8%, la Liguria al 16,8%, la Toscana al 14,6%, le Marche al 13,4%, l'Umbria al 15.,4%, la Campania al 13,9%, la Puglia al 13,3%. Per 23 milioni di italiani a breve si scriverà una nuova pagina di storia politica. Amministrative e Regionali hanno coinvolto infatti 7 regioni (Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia )e 742 Comuni, tra cui 17 capoluoghi (Venezia, Rovigo, Lecco, Mantova, Arezzo, Fermo, Macerata, Chieti, Andria, Trani, Matera, Vibo Valentia, Agrigento, Enna, Sanluri, Nuoro e Tempio Pausania). In Sicilia, i seggi sono rimasti aperti dalle 8 alle 22 e dalle 7 alle 15 di domani. In caso di ballottaggio, si voterà domenica 14 giugno dalle 8 alle ore 22 e lunedì 15 giugno dalle 7 alle ore 15. Lo scrutinio inizierà alle 15 di lunedì 1 giugno.
REGIONE CHE VAI SCANDALO CHE TROVI
In Campania non sono mancati scontri e arresti in questa giornata di votazioni che accinge a concludersi. Ad Ercolano e ad Eboli, alcune persone sono state arrestate per aver cercato di comprare i voti davanti ai seggi. L’intervento delle forze dell’ordine ha prontamente evitato il peggio e ha assicurato a questa votazione la massima trasparenza. I militari li hanno fermati e tuttora stanno proseguendo nelle indagini per capire l’esatta dinamica della situazione. Non sono stati però gli unici casi: a Napoli, un 55 enne è stato sorpreso a fotografare la propria scheda di voto mentre a Sorrento un 83 enne è stato fermato per lo stesso motivo. A Cardito il caso più eclatante: un presidente di seggio recatosi a votare in un’altra sezione ha fotografato la sua scheda elettorale con il cellulare ed è stato immediatamente dimesso.
In Puglia, a Ceglie Messapica (Brindisi) un candidato, ex assessore in carica nella giunta del sindaco uscente, Angelo Palmisano, ha riferito alla polizia, chiamata a intervenire sul posto, di essere stato aggredito e picchiato dal padre di una candidata a sostegno di Pietro Mita (Pd). A sua volta l’uomo, Mario Nigro, ha denunciato agli agenti di essere stato aggredito da Palmisano.
In Veneto alcuni votanti non avrebbero potuto votare perché non iscritti nelle liste degli aventi diritto.
In Umbria sono state sospese per circa un’ora le operazioni di voto nel seggio di Monte Martano, Spoleto, in provincia di Perugia dopo che i carabinieri ci hanno trovato dentro delle zecche.
In Toscana, a Firenze, stamani due schede, siglate ma non timbrate, sono state trovate nel giardino. I funzionari del seggio sono stati ascoltati dalle forze dell’ordine. Le due schede, secondo quanto ricostruito, potrebbero essere cadute da una delle finestre: in entrambe c’era la sigla dello scrutatore ma ancora non era stato apposto il timbro.
L’AFFLUENZA ALLE URNE
Scorrettezze a parte, i seggi sono stati aperti dalle 7 di questa mattina e chiuderanno alle 23. Le sezioni aperte in Italia sono state 26.398; lo scrutinio avrà inizio dalle ore 23. Dopo settimane di caos e spaccature nei partiti in seguito alla pubblicazione degli “Impresentabili”, finalmente siamo riusciti ad andare a votare. L’affluenza alle urne non è stata delle migliori: alle 19 il 36,6% degli italiani andava a votare. Un po’ meglio invece è andata per le Comunali (il 48%). Ancora più bassa invece in questa mattinata l’affluenza di votanti che si è attestata intorno al 15% per le Regionali e 20% per le Comunali.
In dettaglio, alle 19, le affluenze alle urne si registravano così: Veneto 43,1% (nel 2010 37,3%), Liguria 39,5% (34,6%), Toscana 35,5% (33,2%), Marche 34,2% (32,4%), Umbria 39,9% (35,5%), Campania 35,9% (29.4%), Puglia 34,1% (30,3%).
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