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di Cinzia Marchegiani
Cagliari – E’ la Sardegna l’isola che sta accogliendo circa 880 dei 4.243 migranti soccorsi al largo delle Coste della Libia dall’operazione Triton. Viaggiavano a bordo di 13 gommoni e 9 barconi. Lo sbarco è avvenuto al Porto Canale di Cagliari, dove sono state allestite le prime unità di soccorso. Un vertice in Prefettura, a cui hanno partecipato carabinieri, polizia locale, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Guardia costiera, vigili del fuoco e tutte le associazioni coinvolte e gli enti coinvolti, è stato necessario per definirne le modalità, che ha affrontato l’aspetto dell’accoglienza e la disponibilità delle strutture già individuate, e si sono trovate altre soluzioni per accogliere ed ospitare un numero così elevato di stranieri. Il Questore riferendosi agli sbarchi ha spiegato che i migranti dopo le visite mediche saranno trasferiti in strutture di accoglienza in tutta la regione.
Per i cittadini la trasparenza sulle strutture individuate ha però sollevato dubbi e perplessità, essendo quest’ultimo non uno sbarco di poche persone, ma di circa 900 migranti. L’On Mauro Pili di UNIDOS commentando il video dello sbarco parla di immagini del grande esodo: “Tutti ammassati sulla banchina, gli immigrati vengo sistemati sulla banchina del porto canale. Si tratta di un'emergenza senza precedenti e la decisione di scaricare in Sardegna questa ulteriore tensione è da irresponsabili. Quasi 900 immigrati in un colpo solo significa creare gravissime tensioni ovunque. a partire dalle gravissime lacune organizzative. lo Stato che parla di quote a livello europeo assegna oltre un terzo di questo sbarco alla Sardegna. Serissimi problemi sul piano sanitario per l'impossibilità di sottoporre a controllo cosi tanti immigrati. Ancora non si vedono mezzi di trasferimento, né pullman né altro. Non è da escludere che si stia pensando ad allestire una tendopoli sul porto”.
IL MINISTERO DELLA DIFESA DIPSONIBILE A CEDERE CASERME PER ACCOGLIERE I MIGRANTI
Ricollegandoci alle affermazioni rese il 15 maggio scorso dal Ministro della Difesa Pinotti, ora il quadro comincia ad allinearsi, circa l’assoluta disponibilità del ministero della difesa nel mettere a disposizione le caserme disponibili per affrontare transitoriamente l’emergenza immigrazione.
CABINA REGIA REGIONI: I COMUNI INCENTIVATI DIRETTAMENTE PER FAR ENTRARE I MIGRANTI
Non meno preoccupanti invece è l’ipotesi portata avanti dal presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, e dal Presidente dell’Anci, Piero Fassino, di dar vita ad una cabina di Regia che su questo tema, con particolare riferimento alla gestione dell’emergenza, coinvolga oltre a Regioni e Comuni le diverse amministrazioni dello Stato interessate (quindi oltre al Ministero dell’interno, anche il ministero dell’economia per la parte “demanio” ed il ministero della difsa per al parte “caserme dismesse”).
E’ questo uno dei punti di sintesi con cui si è concluso il vertice al Viminale fra il ministro Angelino Alfano, i Sindaci ed i presidenti delle Regioni.
C’è poi un impegno forte del Ministero ad agire per verificare le ipotesi di un allargamento del sistema dello Sprar anche verificando possibili incentivazioni per i comuni che accetteranno di entrare a farvi parte.
Da ultimo anche una verifica per contenere e abbreviare i tempi delle Commissioni che devono accertare lo status di rifugiato dei diversi immigrati che sbarcano sulle nostre coste.
“È stato deciso di allargare il numero dei profughi che saranno ospitati dai Comuni col metodo Sprar, e per andare in questa direzione verranno previsti dei meccanismi incentivanti e premiali per i Comuni che concorreranno a questo sforzo. Da domani un altro gruppo di lavoro definira' quali sono gli incentivi che possono essere messi a disposizione dei Comuni per rafforzare l'accoglienza”, ha spiegato il presidente dell'Anci, Piero Fassino, al termine dell'incontro.
Per il ministro dell'Interno, Angelino Alfano l’incontro con Comuni e Regioni è stato “positivo. Non si può chiedere l'equa distribuzione in Europa se non si realizza l'equa distribuzione in Italia. Ho trovato spirito di collaborazione e operatività. Ovviamente con qualche eccezione. Ma questo è normale”. E il ministro, al termine della precedente conferenza unificata aveva lanciato l’idea di far lavorare gli immigrati, sulla base di quanto già stabilito da una precedente circolare: “dobbiamo chiedere ai Comuni di far applicare una nostra circolare che permetta di far lavorare gratis gli immigrati che vi risiedono. Invece che tenerli lì a far niente almeno li facciano lavorare”.
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