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Cronaca

NAPOLI,SOTTRATTI “POCKET DAY” AGLI IMMIGRATI: CARITAS E ONLUS INDAGATE

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Tempo di lettura 2 minuti Anche don Vincenzo Federico, a capo della Caritas in provincia di Salerno, tra gli indagati

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di Christian Montagna

Teggiano-Policastro – Tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati per la presunta truffa ai danni dello Stato e degli stranieri nell’ambito di fonti destinati all’assistenza dei migranti utilizzati per scopi personali. Anche don Vincenzo Federico, a capo della Caritas in provincia di Salerno, tra gli indagati. Una custodia cautelare in carcere è stata eseguita nei confronti di Alfonso De Martino presidente della Onlus “Un’ala di riserva” di Pozzuoli; ai domiciliari invece è finita la sua compagna Rosa Carnevale. I capi di imputazione vanno dalla truffa aggravata al peculato, dall’appropriazione indebita aggravata all’associazione per delinquere. Oltre ai tre indagati, altre cinque persone sarebbero indagate al momento tra cui due funzionari regionali, Vincenzo Cincini e Giuseppe Mattiello.

LE INDAGINI

Le indagini sono partite da una denunzia di De Martino che aveva rappresentato ai carabinieri di Pozzuoli le iniziative violente ed estorsive da parte di due cittadini somali Aden Sade e Abdulkadir Mohamed Ibrahim che, a suo dire, si erano presentati presso la sede legale dell’associazione e lo avevano minacciato per costringerlo a consegnare loro somme di denaro. I due migranti furono quindi tratti in arresto dai Carabinieri ma dopo qualche settimana, a seguito degli approfondimenti investigativi e una volta assunte le loro dichiarazioni con le quali spiegarono l’effettiva consistenza della vicenda vennero scarcerati e si aprì quindi la fase delle investigazioni e dei riscontri, procedendosi ad attività di intercettazioni telefoniche e acquisizione di numerosi documenti .

Fondamentale in questa inchiesta è stata la piena collaborazione di diversi migranti ospitati penalizzati dalla gestione fraudolenta delle risorse stanziate. L’ordinanza è stata emessa dal Gip di Napoli a seguito di indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Napoli e coordinate dalla VII sezione della Procura di Napoli, ed è stato necessario darvi esecuzione anticipata perché gli indagati erano in partenza per il Montenegro. I pubblici ministeri Raffaello Falcone e Ida Frongillo, con il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli hanno scoperto che il “pocket money”, il bonus extra di 2,50 € dato agli immigrati per spese di prima necessità, finiva in gran parte nelle tasche di un comitato che li utilizzava per interessi propri. Sono stati inoltre disposti sequestri di beni immobili e diversi conti correnti bancari.

IL DANNO ALLO STATO

L’ammontare del danno sarebbe di un milione e mezzo di euro per la Onlus di Pozzuoli e di tre milioni per i centri legati alla Caritas.Secondo il giudice per le indagini preliminari Antonio Cairo si tratterebbe di "un sistema di frode stabilmente orientato a permanere nel tempo" e "volto a durare e a garantire a ciascun soggetto un utile che in parte è stato già accertato e che in parte non è ancora pienamente emerso". Al momento si indaga sulle carte relative all’ assistenza degli anni 2011, 2012 e 2013 sequestrate nell’ ufficio di don Vincenzo.

GLI INDAGATI RESPINGONO LE ACCUSE
Le accuse sono “surreali” secondo gli indagati che difendono a spada tratta il loro operato e assicurano di avere "massima serenità e piena fiducia nella giustizia". Dalla pagina Facebook della onlus, è apparso questo commento in merito ai fatti: “Si tiene a precisare, inoltre, che le indagini che hanno coinvolto A.D.M. e R.C. riguardano fatti e attività che l’associazione ha concluso nel 2012. Si precisa che dal 2014 il D.M. non è più rappresentante legale della suddetta associazione. Tutti i membri dell’associazione ribadiscono sostegno e piena fiducia nell’operato della magistratura e si augurano che si possa fare chiarezza quanto prima, nell’ interesse dell’associazione e generale”. La nuova amministrazione dunque prende le distanze dai fatti di oggi.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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