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ANGUILLARA SABAZIA (RM) – Ad Anguillara Sabazia il capogruppo consiliare del partito Democratico, Silvio Bianchini, denuncia gravi tagli verticali ai servizi per i disabili, quest’ultimi fruitori della cittadella socio sanitaria della città sabatina a guida della sindaca Sabrina Anselmo. Tagli presenti presenti nelle maglie del bando aggiudicato in queste settimane dove pare che siano già stati presentati dei ricorsi
“Non bastava
aumentare le tasse e servizi della scuola (mensa e asilo nido) – dichiara Bianchini
– la sciagurata scure della pseudo amministrazione grillina ha colpito anche le
fasce più inermi delle società, togliendo o riducendo i servizi a quelle
famiglie che dedicano la loro esistenza alla gestione dei loro cari colpiti da
gravi patologie”.
Il
capogruppo PD fa sapere di aver appreso che “si stanno giustificando minori
servizi ai disabili gravi, per allargarli a quelli con patologie piu lievi.
Questo è inaccettabile – prosegue Bianchini – se c’è una cosa da tutelare è
l’assistenza alle fasce più deboli, non possiamo permettere che miopi logiche
economiche possano creare disagi immensi alle famiglie producendo conflitti tra
chi ha un problema più o meno grave”.
Il consigliere
comunale spiega che viene prevista la riduzione dell’assistenza modificando
l’orario di uscita dalle 16.30 alle 14.30 e riducendo gli operatori in servizio
da 4 a 2. E che non viene garantito il servizio per il mese di agosto, che
prima di questi tagli, in qualche modo era sopperito dalle famiglie che
autogestivano le risorse assegnate. Risorse che ora non ci sono più.
“Si
giustifica – dichiara ancora il capogruppo PD – la scelta di queste modifiche
al servizio reso fino ad oggi di accogliere (non si sa come) nella struttura i
ragazzi con patologie meno gravi e allontanare gli altri indirizzandoli nelle
RSA o strutture sanitare perché non possono stare insieme. Invece di
valorizzare la nostra cittadella, aumentando i servizi (mettendo a disposizione
fondi anziché spenderli per cose inutili) per realizzare il tanto atteso
ampliamento, permettendo così di creare un servizio inclusivo e garantire ai
più gravi (che sono cresciuti in questo ambiente famigliare e vicino ai
genitori) di avere una vecchiaia serena, si riesce solo tagliare servizi e
creare conflittualità ed emarginazione”.
Bianchini ha
dunque raccolto il grido di aiuto da parte delle famiglie colpite da quella che
ha definito come una “scure di miopia” sperando che si tratti solo di una errata
valutazione del problema. Una mobilitazione, quella del consigliere comunale per
cercare, dunque, di far sentire la voce di queste famiglie ai rappresentanti
della maggioranza consiliare al fine di trovare una soluzione, ascoltando
chi vive il problema e non considerandolo soltanto un utente.
“Questo – conclude Bianchini – ne va della nostra dignità e di una politica inclusiva che metta al primo posto la tutela dei soggetti più deboli e non di logiche economiche! Chiedo pertanto che l’Assessore ai servizi sociali (Sara Galea Ndr.) si faccia garante di individuare una soluzione che metta nelle condizioni le famiglie e i ragazzi interessati, di poter continuare ad usufruire della struttura comunale che ha permesso fino ad oggi di garantire un sostegno indispensabile alle tante difficoltà che la vita gli ha riservato”.
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