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Cronaca

STRAGE DEL BARDO: TOUIL IN CARCERE “NON HO FATTO NULLA, CHE CI FACCIO QUI”

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Tempo di lettura < 1 minutoAl giovane identificato è stato chiesto il consenso in merito all’estradizione, che però è stato negato

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di Christian Montagna

Milano- Touil, il 22 enne marocchino accusato dalla Tunisia di aver preso parte alla strage al Museo del Bardo, al suo ingresso al carcere di San Vittore subito dopo l’arresto si è proclamato innocente dicendo “non ho fatto nulla, che ci faccio qui”. Anche oggi avrebbe poi ribadito le stesse cose.

L’avvocato del giovane ha parlato del suo arresto come un grande errore. L’interrogatorio in carcere è cominciato alle 12 ed è durato un paio di ore. Al giovane identificato è stato chiesto il consenso in merito all’estradizione, consenso che però è stato negato. Davanti ai giudici della V Corte d’Appello di Milano si è tenuta soltanto la prima udienza che porterà a svelare i motivi e le prove che Tunisi avrebbe per inchiodare il giovane.

Sarebbero dunque vere le testimonianze dei vicini di casa, dei familiari e degli insegnanti della scuola di italiano che l’immigrato frequentava due volte al giorno. I registri della scuola parlano chiaro: il 18 Marzo Touil era in Italia a frequentare il corso.

Il processo che porterà all’ estradizione eventuale sarà lungo; al momento il giovane è rinchiuso in isolamento. Risulta però difficile l’estradizione visto che in Tunisia vige la pena di morte e l'Italia dovrebbe avere la certezza che non venga applicata al giovane in caso di estradizione.