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Cronaca

BLITZ ANTI HACKER: ATTACCHI AI SISTEMI INFORMATICI DI "EXPO 2015" E DEL MINISTERO DELLA DIFESA

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Tempo di lettura < 1 minutoI pirati del web erano soliti operare a discapito dei sistemi informatici di rilevanti infrastrutture nazionali e di siti istituzionali o di rilevanti realtà economiche del paese.

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di Matteo La Stella

Roma- Questa mattina gli agenti della Polizia di Stato sono entrati in azione tra Torino, Sondrio, Livorno e Pisa per effettuare una serie di arresti e perquisizioni in merito all'operazione volta a colpire un'organizzazione internazionale di hacker. I pirati del web erano soliti operare a discapito dei sistemi informatici di rilevanti infrastrutture nazionali e di siti istituzionali o di rilevanti realtà economiche del paese. Gli ultimi “raid telematici” degli hacker aveva interessato i sistemi informatici di "Expo 2015" e del Ministero della Difesa in relazione alla campagna "Antimilitarist". 

Così, dopo un lungo periodo di attività tecniche sotto copertura, questa mattina ha preso piede il contrattacco degli agenti della Polizia Postale e delle C.N.A.I.P.I.C.(Comunicazioni del Centro Nazionale Anticrimine Informatico Per La Protezione Delle Infrastrutture Critiche) nell'operazione “Unmask”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma.
Nel corso del blitz sono state poste agli arresti domiciliari due persone, altre due sono state denunciate per favoreggiamento personale mentre, una quinta, è stata invece denunciata per associazione a delinquere finalizzata al danneggiamento di sistemi informatici, all'interruzione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche, all'accesso abusivo a sistemi informatici, nonche' alla detenzione e diffusione di codici di accesso a sistemi informatici.


Nel corso dell'attività di perquisizione, peraltro, sono stati sequestrati numerosi personal computer ed altri dispositivi utili ai predoni della rete. Un comunicato della Polizia di Stato riferisce, inoltre, che la banda era -” Al vertice dell'attuale panorama hacktivista italiano”- e che le attività di indagine sono state condotte, continua il comunicato-”con il fondamentale apporto dei Compartimenti regionali della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Lombardia, della Toscana e del Piemonte, nonche' con il supporto operativo della personale della Questura di Livorno e del Servizio Polizia Scientifica”-.

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