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di Maurizio Costa
Siria – Il Dipartimento della Difesa statunitense dichiara: "Abbiamo ucciso Abu Sayyaf, importante leader che commerciava il petrolio e il gas sul mercato nero". Durante un blitz condotto venerdì scorso, infatti, le forze speciali a stelle e strisce hanno ucciso Abu Sayyaf e catturato sua moglie, Umm Sayyaf.
Durante l'operazione sono stati uccisi almeno dieci jihadisti, mentre le truppe statunitensi sono rimaste illese. Il Segretario della Difesa, Ashton B. Carter, ha affermato che "Abu Sayyaf è stato ucciso nel corso dell'operazione che ha impegnato le forze Usa".
Il leader svolgeva un lavoro importantissimo. Sayyaf, infatti, commerciava gas e petrolio sul mercato nero: un'attività che portava milioni di dollari al giorno nelle casse dell'Isis, che così poteva acquistare armi e mezzi di guerra.
Carter ha anche dichiarato di aver preso la moglie di Abu: "Umm Sayyaf è stata catturata e portata in un centro di detenzione in Iraq".
Bernadette Meehan, il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale Usa, ha affermato che "l'operazione ha portato anche alla liberazione di una giovane donna Yazidi che è stata trattata come schiava dalla coppia. Abbiamo intenzione di farla ricongiungere con la sua famiglia il più presto possibile". Gli Yazidi sono una minoranza religiosa perseguitata dall'Isis.
Intanto i miliziani dell'autoproclamato califfato dell'Isis avrebbero ucciso 9 bambini e sarebbero in procinto di conquistare Palmyra.
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