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Dal vertice tenutosi il 14 maggio 2015 presso il Ministero della Giustizia emerge la volontà di lavorare sull'art.171 del Codice penale anziché sul 157. Accordo di maggioranza PD e Area Popolare sulla prescrizione nel giorno in cui il ddl anti-corruzione approda in Aula alla Camera. I due testi viaggeranno in parallelo. Si dice soddisfatto il ministro della Giustizia Andrea Orlando
di Cinzia Marchegiani
Proficuo il vertice tenutosi stamane al Ministero della Giustizia con il Guardasigilli Andrea Orlando, il viceministro Enrico Costa, responsabile Giustizia del Pd David Ermini, il presidente dei senatori di Ap Renato Schifani e il capogruppo in commissione Senato Nico D'Aspola. L’accordo tra il Partito Democratico e Area Popolare sulla prescrizione, prevede la possibilità di programmare un tavolo tecnico per riconsiderare i termini per i reati contro la pubblica amministrazione che rischiavano proprio per l’eccessivo allungamento dei termini, produrre pesanti impatti. Un tavolo dove si procederà a concordare il ddl prescrizione e anticorruzione.
MODIFICA SUL DDL PRESCRIZIONE
Mentre approda in Aula alla Camera il dddl anticorruzione, c’è anche l’accordo sul ddl prescrizione. Il tavolo tecnico per quest’ultimo dovrà lavorare sugli interventi di modifica cercando quell’armonizzazione del ddl sulla prescrizione che è stato già approvato alla Camera e ora passato all'esame della Commissione Giustizia del Senato e del ddl anticorruzione e domani inizia l'iter per l'approvazione finale alla Camera. Insomma sembra accordo tra Area popolare e Partito Democratico garantendo entrambe che i tempi dell’approvazione saranno rispettati garantendo che le stesse norme saranno presto legge dalla prossima settimana.
A sollecitare il vertice era stata la stessa Area Popolare (Ncd e Udc). L'obiettivo del tavolo è raccordare ddl prescrizione e ddl anticorruzione. Il ministro Orlando dichiara: "Sono soddisfatto per l'accordo nella maggioranza sulla prescrizione perché consente di approvare le norme prima del voto sulle regionali".
DICHIARAZIONI
Il senatore Nico D'Ascola (Ap) specifica, dopo la chiusura del vertice: "Abbiamo trovato un accordo per l'istituzione di un tavolo che dovrà esaminare le modifiche per ridurre i termini di prescrizione per i reati contro la pubblica amministrazione e su tutto l'assetto della prescrizione. Si è convenuto – Da’D’Ascola aggiunge – che per effetto di alcune modifiche di legge ci sarebbero stati tempi troppo lunghi di prescrizione e che non avrebbero eliminato il rischio prescrizione in sé e per sé, ma avrebbero avuto riflessi sulla ragionevole durata dei processi". La scelta individuata oggi sarà quindi di lavorare sull'art.171 del Codice penale anzichè sul 157.
Per Renato Schifani, capogruppo di Ap al Senato i cittadini hanno diritto a tempi certi dei processi e bisogna evitare un eccessiva dilatazione: “Oggi abbiamo avviato una trattativa foriera di un giusto compromesso e delle giuste tutele.”
L’IMPIANTO DEL TESTO
Il responsabile giustizia del Pd, David Ermini spiega quanto questo tavolo tecnico concordato e avviato svolgerà un lavoro importante: “L'impianto del testo sulla prescrizione rimane integro: ci saranno le sospensioni di due anni e un anno dopo le condanne in primo grado e in appello; si partirà nel calcolo dal massimo edittale come base. A nostro avviso va considerato che i reati contro la pubblica amministrazione – spiegando un punto importante – non potranno essere considerati come reati ordinari. Inoltre è stato chiesto che siano inseriti nelle modifiche al 161 anche gli altri reati contro la P.A., come l'induzione".
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