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Cronaca

PALERMO: INQUIETANTI RIVELAZIONI SU RAPPORTI STATO MAFIA

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Tempo di lettura < 1 minuto"In due lettere Messina Denaro ci chiese di fare un attentato al pm Nino Di Matteo perché si era spinto troppo avanti nel processo sulla trattativa Stato-mafia."

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di Ang. Bar.

Palermo – Prosegue il processo Stato-Mafia e in aula ha parlato il pentito Vito Galatolo che ha detto: "In due lettere Messina Denaro ci chiese di fare un attentato al pm Nino Di Matteo perché si era spinto troppo avanti nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Il piano è del 2012, l’ artificiere non era di Cosa nostra e capimmo che dietro al piano soggetti c'erano estranei alla mafia, apparati dello Stato, come nelle stragi del '92”. Intanto il boss Totò Riina non ha presenziato all’udienza poiché è stato ricoverato in ospedale, a riferirlo è stato il suo legale Giovanni Anania in apertura dell’udienza di oggi, dove ha comunicato alla Corte d’Assise di Palermoche Totò Riina non poteva partecipare all’udienza. L’avvocato non ha specificato le motivazioni del ricovero, ma ha chiesto alla Corte l’acquisizione della cartella clinica. Probabilmente Riina sarebbe stato ricoverato nel centro clinico per detenuti di Parma per problemi ad un rene.