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di Angelo Parca
E' fatta, l'Italicum è realtà. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la nuova legge elettorale. Ieri a fermare il provvedimento oera stato il premier. "Una firma importante. Dedicata a tutti a quelli che ci hanno creduto, quando eravamo in pochi a farlo". Aveva scritto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, su twitter, pubblicando la foto della firma da lui apposta in calce al testo della nuova legge elettorale.
Entrerà in vigore dal 1° luglio 2016 la nuova legge elettorale.
Entro quell'anno, infatti, si prevede che il Senato sia già stato riformato e trasformato in un organo non elettivo formato da 150 membri che non avrà più potere elettivo sul bilancio e sulla fiducia.
100 circoscrizioni: il Paese sarà suddiviso in 20 circoscrizioni, che corrisponderanno alle regioni. Le circoscrizioni verranno quindi suddivise in 100 collegi, a ciascuno dei quali sarà attribuito un numero di seggi che andrà da un minimo di 3 a un massimo di 9, parametro che si baserà sulla popolazione. Sono infine previsti disposizioni speciali per le regioni Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige, dove vi saranno collegi uninominali. Un decreto legislativo che dovrà essere approvato entro fine luglio provvederà a individuare i suddetti collegi.
Soglia del 3%: alla Camera dei Deputati entreranno di diritto tutti i partiti che abbiano superato la soglia di sbarramento del 3%, soglia di ben 5 punti percentuali più bassa rispetto all'8% previsto dalla prima versione della legge.
Premio di maggioranza: la lista che supera il 40% delle preferenze alle elezioni si aggiudica di diritto un premio di maggioranza che consiste in 340 seggi sui 630 disponibili. Ma cosa succede se al primo turno nessuna lista supera il 40%? Si va al…
Ballottaggio: il secondo turno elettorale non prevede alcuna aggregazione tra le liste. Chi vince il ballottaggio si assicura comunque il premio e quindi 340 seggi. Tutti gli altri partiti si ripartiranno invece i seggi rimanenti in base alla percentuale delle preferenze ottenuta.
Capilista: nei 100 collegi i partiti potranno presentare un massimo di 7 candidati, i quali si spartiranno le preferenze, tutti tranne il capolista che sarà eletto automaticamente a seggio ottenuto. Da questo punto di vista le schede presenteranno a fianco del simbolo del partito il capolista bloccato e due spazi nei quali scrivere le proprie preferenze per gli altri candidati.
Parità di genere: gli elettori potranno scrivere due preferenze, a patto che siano legate a generi diversi. Se ad esempio si votano due candidati dello stesso sesso, la seconda preferenza sarà annullata. Per questo motivo le liste saranno composte in modo tale da favorire la parità di genere.
Erasmus: l'emendamento prevede la possibilità di voto per corrispondenza nella circoscrizione Estero anche per tutti quei cittadini italiani che si trovano all'estero per almeno 3 mesi per motivi di studio, lavoro o cure mediche.
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