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di Christian Montagna
Scampia
– Non si fa altro che parlare di loro in questo periodo, in un'Italia letteralmente invasa dai Rom. Tra salotti televisivi, aule di parlamento, piazze, bar e luoghi di ritrovo, la tematica è sempre la stessa: la problematica gestione dei Rom. In seguito ai servizi mandati in onda da alcune emittenti televisive in cui aberranti interviste a giovani ragazzine rom dipingevano sapientemente la triste realtà dei fatti e in seguito ai sequestri e agli arresti all'interno dei campi di milioni e milioni di euro su libretti postali, viene proprio da chiedersi quanto lo Stato stia tutelando noi italiani da questi abusi. La gestione dei Rom diventa sempre più impraticabile: c'è da chiarire però se a fare di questo paese un enorme polo criminale ci sia la volontà di qualcun altro ai piani superiori o se realmente il sistema legislativo italiano vincoli le forze dell'ordine negli interventi a carico dei rom.
Proprio ieri, nel tardo pomeriggio, si è sviluppato un incendio nel campo rom di Scampia, a Napoli, appiccato tra l'altro dagli stessi abitanti del campo intenti ad incendiare i rifiuti (tossici). Come vuole la prassi in caso di incendi, nell'immediato, una pattuglia di Vigili del Fuoco è accorsa sul luogo per portare aiuti ma, al loro arrivo, gli si è scatenata una vera e propria rivolta contro. Motivo? Ignoto al momento. Fatto sta che cinque caschi rossi sono stati costretti a ricorrere alle cure mediche in ospedale colpevoli di aver svolto il proprio lavoro e di aver evitato una tragedia. Le fiamme che stavano tra l'altro invadendo le baracche, dunque, secondo i rom, dovevano essere lasciate accese senza alcun intervento. Insomma, è evidente che qualcuno stia tentando di riscrivere il nostro sistema legislativo e non solo ma, fattore ancora più strano è che nessuno si stia muovendo affinché questa dittatura rom possa cadere.
Proprio questi cosiddetti roghi che i Rom appiccano per liberarsi dai rifiuti, vanno però ad incrementare il tasso già elevato di inquinamento dell'aria. Dai campi rom infatti, secondo quando testimoniato da chi ci abita vicino, salgono a tutte le ore fumi velenosi; inoltre la stessa Asl ha più volte sollecitato la Municipalità in vista del grave pericolo ambientale. Risposte che però mai sono arrivate dalle Istituzioni locali e dal Comune che per il momento, sulla questione, tace.
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