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Cronaca

SMERALDINA SEI VOLATA VIA, LA TUA TESTIMONIANZA E LE COSCIENZE RESPONSABILI

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Tempo di lettura 4 minuti Ai genitori, Giuseppe e Valeria condoglianze da tutta la redazione del nostro giornale, e un abbraccio ai due fratellini Nicolò e Alice, vittime di questa beffa

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Quattro anni fa eri una bimba felice e sana nel grembo di tua madre, ma all'Ospedale Garibaldi di Catania, durante il parto subivi dei gravi danni cerebrali. Giuseppe, tuo padre annuncia la tua morte:” Sei stata la mia migliore maestra di vita amore mio”

LEGGI ANCHE: 01/03/2015 STAMINA: AUGURI A SMERALDA CAMIOLO CHE HA SUBITO DANNI CEREBRALI IN OSPEDALE

di Cinzia Marchegiani

Catania – Sei volata via Smeraldina. Un dolore troppo profondo per chi ha conosciuto la tua vita e la tua battaglia. L’Osservatore d’Italia si stringe attorno alla famiglia Camiolo, un legame nato seguendo le gesta e una vera crociata dei suoi genitori affinché alla piccola figlia Smeralda gli fosse riconosciuta dignità e diritto di proseguire una terapia che aveva ricevuto agli Spedali Civili di Brescia. Quattro anni fa eri una bimba felice e sana nel grembo di tua madre, ma all'Ospedale Garibaldi di Catania, durante il parto subivi dei gravi danni cerebrali. Da quel momento ogni istante della tua preziosa vita è stato un atto di coraggio, di fierezza e di grande dignità che i tuoi genitori hanno fatto conoscere all’Italia intera, ma quello stesso Stato italiano che ti aveva aperto le porte alla speranza facendoti accedere alle infusioni con le staminali, poi vilmente ti ha scippato con una crudeltà senza eguali le stesse terapie, neanche dandovi una valida spiegazione, con un documento ufficiale che potesse giustificare che le infusioni ti facevano male. Non c’è traccia di alcun documento scientifico che attesti che fossero dannose per te, lo stesso ex ministro della salute Balduzzi, dovette dichiarare che non avevano dato problemi di pericolosità, facendo proseguire a chi aveva iniziato questo trattamento in un’azienda sanitaria, un’eccellenza italiana, mentre annunciava la legge sulla sperimentazione del metodo stamina.

Ecco, sei andata via, eravamo tutti in pensiero per te, tuo padre ci aveva avvisato che una piccola stella ci stava lasciando. Noi miseri umani siamo stati folgorati dalla tua tenerissima vita, dalla tua dolcezza e coraggio. Insopportabile questa notizia, inaccettabile. Hai scelto la strada di un amore sconfinato e protetta dall'amore dei tuoi genitori ti sei sentita libera di andare dove vuoi, lassù ormai è gioia infinita. Solo una cosa ti chiediamo, perdonaci per non aver fatto abbastanza per te, indifesa, come tutti i bimbi lo sono. Non potevi avere un papà e una mamma migliori di loro, anche questo è un segno di un grandissimo dono.

Tuo padre Giuseppe da poco ha informato gli amici e il mondo che in punta di piedi si affacciava sulle tue giornate, vissute sempre in modo speciale, di unicità straordinaria, con parole che distruggono il cuore:

Sei stata la mia migliore maestra di vita amore mio.
Ora sei volata via e non credo di averlo realizzato ancora…vorrei accompagnarti perché una bimba non può stare da sola nemmeno per un secondo.
Ti amo dolce e forte guerriera!
Papà

Mentre tu lottavi aggrappandoti disperatamente all’amore dei tuoi, ieri a Roma il Ministero della Salute celebrava un convegno sui “Falsi miti” e anche su stamina si sono lanciati a messaggi univoci, senza un confronto con i genitori che hanno la testimonianza tangibile dei loro figli trattati a Brescia. Chissà che la tua piccola e straordinaria testimonianza non voglia dare un forte segno a quelle responsabilità delle istituzioni che oltre a essere distanti, hanno condizionato fortemente il tuo viaggio in questa tribolata terra. A tuo padre, a tua madre volevano far credere che c’erano alternative migliori, negandoti di fatto la prosecuzione delle infusioni con le staminali mesenchimali agli Spedali Civili di Brescia. Ti è stata negata una terapia, non offrendoti nulla in cambio.


Sto rileggendo il documento medico rilasciato il 31 ottobre 2013, dove il neuropsichiatra infantile, la dr.ssa Aliberti e il neurologo, la do.ssa Pecoraro riportavano i tuoi successi e miglioramenti sullo studio dei tracciati EEGrafici:” i tracciati mostrano una progressa evoluzione migliorativa e che tali miglioramenti si registravano in ASSENZA di una modifica della terapia farmacologica (Fenobarbitale, Baclofene, Furosemide) che è rimasta invariata nel tempo, tranne per gli aggiustamenti in relazione al peso corporeo della piccola. UNICO elemento in più, può essere attribuito alle infusioni delle cellule staminali con il metodo stamina”.

Come un eco ora rimbombano le parole di tuo padre, che molto tempo fa gridava al mondo istituzionale che gli aveva voltato lo sguardo, tappandosi le orecchie: “Io sono solo un genitore che cerca di aiutare la propria figlia, sono entrato in un ospedale dalla porta principale,senza giudici ne altro, dopo un po’ lo stesso Stato mi dice che sono pericolose, ma ci sono segni positivi. Giudici, bagarre politico/scientifica, bassezze nei confronti di genitori che meriterebbero solo rispetto e sostegno e la speranza in una sperimentazione nella misura in cui era l’unico strumento per avere una “certezza scientifica” sul bene o male di tale terapia. Ma eccoci per la seconda volata abbandonati da uno Stato che non testa ma dice che fa male…e a chi e’ in cura? A chi avete, in teoria, fatto avvelenare???”

Smeraldina, sarebbe davvero un bel segnale di grande speranza se la tua piccola e preziosa vita diventasse un richiamo alle responsabilità che sono venute meno. Inaccettabile un accanimento nei tuo riguardi, avevi una speranza e te l'hanno vigliaccamente scippata, mi chiedo come si possa perpetrare tanto orrore.
Sulla tua pagina Smeraldina scorrono un’infinità di messaggi, testimonianze reali di un affetto profondo, perché c’è ancora chi sa dare valore alla vita, alla vicinanza umana.Tanti cuori e angioletti postati per chi giustamente non riesce a trovare le parole, non si possono trovare, ma solo essere vicini in questo momento di folle e disperato dolore.

Umilmente ho cantato la tua vita, il grande amore dei tuoi genitori, delle tante persone che ti amano, un inno che ora si trasforma in immensa energia. Vola libera dalle meschinità di un paese che non ha avuto il senso di rispetto per una bambina che chiedeva soltanto di vivere e avere quella speranza che non dovrebbe essere negata a nessuno.
Ai genitori, Giuseppe e Valeria condoglianze da tutta la redazione del nostro giornale, e un abbraccio ai due fratellini Nicolò e Alice, vittime di questa beffa.

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Cronaca

Roma, San Paolo: due ladre tentano di investire la commessa di un negozio dopo la rapina

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ROMA – Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Garbatella sono intervenuti in viale Leonardo Da Vinci, arrestando due donne romane, di 20 e 30 anni, appartenenti a una nota famiglia di nomadi stanziali, con precedenti penali e disoccupate. Le due sono gravemente indiziate di rapina aggravata in concorso.
 
L’episodio è iniziato quando i titolari di un negozio di casalinghi, gestito da cittadini cinesi nel quartiere San Paolo, hanno denunciato che le due donne avevano sottratto diversi articoli per la casa. Una dipendente del negozio, notando il furto, ha cercato di fermarle, ma le due donne, nel tentativo di fuggire, sono salite a bordo della loro auto e hanno cercato di investirla.
 
I Carabinieri, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a bloccare le ladre. La refurtiva, trovata all’interno dell’auto, è stata restituita ai legittimi proprietari. Fortunatamente, la coraggiosa dipendente, visitata dai sanitari del 118, non ha riportato ferite.
 
Successivi accertamenti hanno rivelato che la 30enne era alla guida dell’auto senza patente, mai conseguita, motivo per cui è stata anche sanzionata per violazione al codice della strada. Il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per entrambe le donne.
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Castelli Romani

Rocca Priora, arrestati due uomini sorpresi a sotterrare telai di auto rubate

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I Carabinieri della Stazione di Rocca Priora hanno arrestato due uomini italiani, rispettivamente di 59 e 67 anni, entrambi con precedenti penali, accusati di riciclaggio. L’operazione è avvenuta durante un normale servizio di pattugliamento del territorio, quando i militari hanno notato i sospetti intenti a scavare una buca con una ruspa in un terreno situato lungo la via Tuscolana, al chilometro 32. All’interno della buca, i Carabinieri hanno scoperto quattro telai completi di autovetture, successivamente identificati come proventi di furto.
 
Successivamente, i militari hanno eseguito una perquisizione in un capannone nei pressi del luogo del ritrovamento, anch’esso nella disponibilità dei due uomini arrestati. All’interno del capannone, sono state rinvenute numerose parti di veicoli smontati e privi di matricola, le quali sono state immediatamente sequestrate per ulteriori verifiche.
 
I due uomini arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni, in attesa dell’udienza di convalida. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire ulteriormente la portata dell’attività illegale e identificare eventuali complici.
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com

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Epidemia di Peste Suina, cresce la rivolta degli allevatori: il Ministro Lollobrigida nel mirino

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Il ministro dell’Agricoltura accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza

L’epidemia di peste suina sta mettendo in ginocchio gli allevatori del Nord Italia, con nuovi focolai che si diffondono in Lombardia e Piemonte, alimentando rabbia e frustrazione tra i produttori. Nonostante l’adozione di nuove misure di sicurezza da parte del Commissario straordinario Giovanni Filippini, la situazione continua a peggiorare, con 26 allevamenti contaminati solo in Lombardia, coinvolgendo le province di Pavia, Milano e Lodi.

La diffusione del virus in queste aree altamente densamente popolate da suini, che contano circa 4,5 milioni di capi, ha suscitato un’ondata di proteste da parte degli allevatori, già provati da oltre due anni di gestione considerata fallimentare dell’emergenza. Assosuini, una delle principali associazioni di settore, ha espresso la propria indignazione, lamentando che gli allarmi lanciati dagli allevatori sono stati ignorati per troppo tempo, lasciandoli ora a dover affrontare costi insostenibili e una situazione sanitaria al limite.

La tensione è ulteriormente aggravata dalla critica dei vertici di Coldiretti, che chiedono l’immediata erogazione degli indennizzi alle aziende colpite e certezze sui rimborsi per chi è costretto a sospendere l’attività. Le nuove regole imposte dal commissario includono il divieto di movimentazione degli animali e l’accesso agli allevamenti nelle aree di restrizione, nonché la possibilità di abbattimenti preventivi in caso di rischio di contagio. Tuttavia, l’incertezza regna sovrana, con molti allevatori che si sentono abbandonati dalle istituzioni.

La critica si è rivolta anche verso il governo, e in particolare verso il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, accusato di non aver saputo affrontare adeguatamente l’emergenza. L’Eu Veterinary Emergency Team, gruppo di esperti della Commissione Europea, ha recentemente bocciato la strategia adottata, suggerendo che sarebbe stato più efficace un approccio basato sul monitoraggio e sul contenimento geografico dei cinghiali, piuttosto che sulla caccia.

Dichiarazioni recenti del ministro Lollobrigida, riportate dai media, sottolineano l’impegno del governo nel fronteggiare la crisi, pur ammettendo le difficoltà incontrate. Lollobrigida ha ribadito l’importanza delle nuove misure di biosicurezza e ha promesso un maggiore supporto agli allevatori, ma per molti queste rassicurazioni arrivano troppo tardi.

Con l’aumento dei focolai, l’epidemia di peste suina si sta trasformando in una catastrofe economica e sanitaria, con conseguenze che potrebbero essere devastanti non solo per il settore zootecnico, ma anche per l’intera economia delle regioni colpite.

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