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Redazione
"Ma siamo proprio sicuri che il numero delle vittime dell'ultimo naufragio nel canale di Sicilia, sbandierato in ogni angolo dell'informazione, sia proprio quello di 900? Possibile che oltre ai 24 corpi già recuperati non sembrano essercene altri? Possibile che gli altri morti siano tutti incastrati nella stiva di una barca di soli 20 metri?
Con tutto il rispetto per le vittime e per i sopravvissuti non posso nascondere il dubbio che si stia pompando la cosa per altri scopi e fomentare odiose speculazioni politiche, in un verso o nell'altro perché, gli interessi economici che ruotano attorno a questo dramma dell'umanità, sono talmente diffusi e importanti che ogni buon sentimento scompare al loro cospetto. Questa storia per certi versi comincia a somigliare sempre di più alla super cazzola del finto sequestro del peschereccio Airone avvenuto venerdì scorso." Lo dichiara Luca Marco Comellini, Segretario del partito per la tutela dei diritti di militari e Forze di polizia (Pdm) in merito alla vicenda del naufragio di un barcone di migranti avvenuto domenica scorsa nel canale di Sicilia
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