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10 anni faon
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Danno erariale di almeno 20 milioni di euro: “Chi ha sbagliato progetti, indagini, collaudi e realizzazione deve pagare sino all’ultimo euro. La vergogna della 554 non può e non deve passare nel dimenticatoio degli uffici dell’Anas o del ministero delle infrastrutture” annuncia Pili
di Cinzia Marchegiani
Sardegna – L’Anas sta collezionando orrori su orrori, come le ciliegie, una tira l’altra. Ma a stabilire le responsabilità per il caso del crollo e il cedimento della strada 554 in Sardegna sarà la procura di Cagliari, tutta la documentazione è arrivata nelle mani del sostituto procuratore Emanuele Secci. Al momento non ci sono indagati, le fasi successive dell’inchiesta appena aperta saranno indirizzate nell’istituire una perizia tecnica per stabilire le cause del disastro. L'assegnazione della nuova indagine è un atto doveroso sulla base delle denunce circostanziate e documentate con foto e video dal deputato di Unidos, Mauro Pili, che dimostrerebbero come i crolli in questa area di strada erano già evidenti fin dal 2009, grazie a Google.
Quanti soldi sono stati necessari per la realizzazione di quest’opera non solo inutile, ma che ora arreca danno e disagi alla mobilità degli stessi cittadini? Il deputato di Unidos ha trasmesso tutti gli atti alla Corte dei Conti, perché la strada 554 è uno scandalo, un disastro annunciato. Il firmatario del documento spiega: “chi ha sbagliato paghi, i vertici dell’Anas rispondano alla Corte dei Conti per danno erariale di almeno 20 milioni di euro. Chi ha sbagliato progetti, indagini, collaudi e realizzazione deve pagare sino all’ultimo euro. La vergogna della 554 non può e non deve passare nel dimenticatoio degli uffici dell’Anas o del ministero delle infrastrutture.” Il deputato Pili chiede urgentemente un intervento affinché i responsabili risarciscano il disastro compiuto nella realizzazione di quella strada compreso il danno al territorio e allo sviluppo turistico: “ Per questo motivo ho trasmesso alla Corte dei Conti un articolato ricorso/ denuncia perché si apra immediatamente un’indagine contabile sul danno provocato alle casse dello Stato sulla gestione dell’arteria viaria. Il presidente dell’Anas e tutti coloro che ne fossero responsabili insieme a lui devono pagare sino all’ultimo euro il disastro. E’ inaccettabile che siano spesi decine di milioni di euro per realizzare l’opera viaria e solo ora vengo attivate le indagine idrogeologiche e solo ora si realizzano i controlli piezometri dell’area interessata”- infuocato Pili propone.
ESPOSTO/DENUNCIA CORTE DEI CONTI E QUELLE DOMANDE PESANTI?
Nella denuncia emerge un’inquietante domande: “Chi ha autorizzato il riempimento di quell’arteria viaria per oltre un metro di spessore di bitume/asfalto appesantendo ulteriormente l’intero sedime stradale e favorendo ulteriormente lo slittamento valle dell’arteria viaria?” Per Pili quel tipo di intervento di tappabuchi è scandaloso perché non solo inutile ma anche dannoso, oltre che essere risultato assai costoso.
“La denuncia alla Corte dei Conti del misfatto Anas della 554 è un fatto obbligato che avrebbe dovuto fare la regione che invece resta in silenzio e continua a tollerare ritardi e nefandezze sulle strade sarde a partire da quella della 131 per proseguire sulla 195 verso Pula” tuona Pili. I rimproveri sono rivolti al governo dell’Anas a livello centrale che con i fatti accaduti continua a mostrare falle da far spavento per una società che governa decine di miliardi di euro di opere:”un governo serio manderebbe a casa tutti i vertici senza perdere troppo tempo” – conclude il deputato Pili.
L’esposto denuncia alla Corte dei Conti sul disastro della strada statale 554, rappresenta un atto dovuto poiché si configurerebbe un danno erariale di circa di 20 milioni di euro, cifra che per il firmatario è anche una previsione in difetto considerato l’intervento realizzato male con gravissimi errori progettuali e realizzativi e tutte le conseguenze sull’intera area, compreso il danno al turismo e ai cittadini costretti a file interminabili sin dalla prossima stagione turistica.
L’Anas altri guai in casa anche su questa vicenda e Pili vuole andare fino in fondo proprio perché troppo spesso la vertenza infrastrutture è stata schiacciata dalla rassegnazione dei tempi lunghi e infiniti in alcuni casi: “Bisogna ripristinare il principio dei tempi certi e soprattutto su questo particolare tratto occorre imporre interventi rapidi e urgenti, strutturali e non da tappabuchi. E’ evidente che su questo tema proseguiremo in un’azione incessante per controllore e monitorare tutti gli interventi e tutte le negligenze di Anas in Sardegna”.
La 554 è una ferita per la Sardegna che è alle porte della bella stagione. Per ora sono gli stessi abitanti che dovranno affrontare quotidianamente altri gravosi problemi…così oltre il danno e la beffa per loro un disagio spaventoso. Chi pagherà? Non saranno le dimissioni del Presidente dell'ANAS a portare serenità, un danno pesante anche per le competenze italiane ora frutto di indagini pesanti che fanno ritornare l'Italia il fanalino di coda e ora sotto gli occhi di tutti…e sulla carta stampata!
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