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Editoriali

da Lubitz al killer del tribunale: vendetta o popolarità?

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Angelo Barraco
 
In questo ultimo periodo, la sicurezza in Europa è diventata un optional, la sicurezza è diventata discutibile e i nostri sistemi interni sono da ritenere vulnerabili a causa di eventi che hanno sconvolto le nostre coscienze e ci hanno fatto riflette, analizziamo gli eventi in questione: abbiamo potuto apprendere del terribile incidente aereo causato dal pilota Lubitz che ha determinato la morte di 150  persone, i controlli dov’erano? Non sono stati fatti controlli di carattere psicologico adeguati poiché se fossero stati fatti non sarebbe accaduto tutto ciò, questo è certo. Eppure i segnali di squilibrio, a quanto pare, erano stati inviati dal pilota alla compagnia. Adesso la compagnia ha dichiarato che aumenterà i controlli; è facile fare dell’eroismo quando ormai c’è il morto di mezzo e il rimedio non c’è, quando c’era la possibilità invece non si è fatto nulla. La compagnia poteva prodigarsi nel fare accertamenti di carattere psicologico per verificare se il pilota era in grado di volare. Ma anche in Italia abbiamo gravi problemi di sicurezza, problemi di sicurezza che nel 2015 non dovrebbero nemmeno esistere. L’Italia ha dimostrato di essere priva di forme adeguate e basilari di sicurezza. Ci sono due episodi che lo dimostrano: il primo episodio è talmente banale che agli occhi del mondo ha dato un’immagine di noi molto vulnerabile. L’episodio riguarda i tifosi olandesi del Feyenoord che hanno letteralmente distrutto Piazza di Spagna. La polizia che fa? Nulla. I tifosi hanno distrutto una fontana appena restaurata che, purtroppo, non sarà più restaurabile e non ha saputo fermare degli ubriaconi in strada. Il bilancio è stato di 28 arresti, ma le conseguenze? Le forze dell’ordine avevano il compito di fermarli e non di nascondersi dietro l’angolo. Un ultimo e triste caso riguarda i fatti di Milano; un imputato entra in Tribunale e uccide diverse persone, e i sistemi di sicurezza? Secondo quanto dicono non funzionavano il metal detector, era rotto. Il Tribunale dovrebbe avere eccellenti ed efficienti misure di sicurezza per garantire ai magistrati e a noi cittadini la sicurezza, e invece? Invece no. Invece nel 2015 gli imputati entrano armati, sparano, uccidono, scappano e Milano pensa all’EXPO. E se ci attacca l’ISIS? Le forze dell’ordine si nascondono dietro al dito? Molto probabilmente, visti gli scarsi controlli presenti in Italia, alcuni integralisti si saranno introdotti. Ma i politicanti sono così impegnati a parlare e parlare e le forze dell’ordine sono impegnate a fare parate che la situazione prima o poi sfuggirà di mano e sarà troppo tardi. Ma come vive tutto ciò un italiano?  I fatti recenti sono destabilizzanti per tutti noi poiché ci portano in una situazione di insicurezza e precarietà, ci fanno insorgere mille dubbi e mille domande sulla nostra incolumità e su chi ci proteggerà dai pericoli o dai futuri pericoli, dato che coloro che dovrebbero farlo non sono capaci di agire nel modo corretto e per la sicurezza minima. Insorgono i dubbi, le certezze diminuiscono, il paese pensa all’EXPO e alla bella immagine di facciata che vuole dare al mondo, ma manca la sostanza e non si vive di sola bellezza estetica. Che poi, se dobbiamo parlare dell’EXPO, attualmente i lavori non sono ancora finiti e l’evento inizia tra qualche giorno, malgrado continuino a pubblicizzarlo in ogni rete e praticamente ovunque, anche su questo aspetto lasciamo a desiderare. 

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