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Cronaca

EXPO: MANCANO 25 GIORNI E NON TUTTO SARA' PRONTO

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Tempo di lettura 3 minuti A 25 giorni dell'inaugurazione del primo maggio, il sindaco e l'a.d. della societa' Expo sono stati impegnati in un sopralluogo di circa un'ora sul sito dell'esposizione.

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Redazione

Milano – Apparantemente sembra che la situazione sia ancora in altomare ma c'è chi pensa positivo e lancia notizie cariche di speranza. E' un bilancio "ottimista" quello tracciato da Giuliano Pisapia e Giuseppe Sala al termine della visita al cantiere di Expo. Anche se con una buona dose di "cautela". "Forse non tutto sara' finito per l'inaugurazione", ha ammesso il sindaco di Milano, con riferimento ai problemi di completamento del Padiglione Italia. "Ma – ha assicurato – si potra' comunque vedere tutto il bello di Expo". "Con sano e razionale ottimismo posso dire che si sono fatti grandi e importanti passi avanti anche per quanto riguarda il Padiglione Italia", ha poi aggiunto il primo cittadino. "Con la cautela dovuta, posso affermare che si vedono i passi in avanti e abbiamo la certezza che sara' possibile visitare il Padiglione Italia almeno nelle sue parti espositive" gia' dal giorno dell'inaugurazione, il primo maggio, ha garantito. C'e' stato un "buon recupero sul cardo Sud – ha spiegato, dal canto suo, il commissario unico e ad di Expo Sala – c'erano due criticita' su Lombardia e Confindustria progetti che sono stati rivisti e semplificati e che sulla carta siamo in condizione poter arrivare al primo maggio". A 25 giorni dell'inaugurazione del primo maggio, il sindaco e l'a.d. della societa' Expo sono stati impegnati in un sopralluogo di circa un'ora sul sito dell'esposizione. Accompagnato da Sala, che ha chiamato "padre putativo" di Expo, Pisapia ha quindi avuto modo di fare un bilancio dello stato dei lavori e incontrare gli operai impiegati anche nel giorno di Pasquetta. "C'e' molto ottimismo, attenzione e volonta' di arrivare in tempo", ha testimoniato Pisapia, che ha promesso di tornare a fare visita al cantiere prima dell'inaugurazione. Nella conferenza stampa cui entrambi hanno partecipato, al campo base di Expo, c'e' stato anche un momento di ilarita' quando il sindaco ha citato un vecchio articolo di 'Le Matin' in cui si parlava dei ritardi nella costruzione dei diversi padiglioni alla vigilia dell'esposizione di Parigi del 1900. Pisapia e' stato subito 'stoppato' da Sala. "Shh, non portare male", lo ha zittito il commissario di Expo. "I padiglioni sono quasi tutti pronti – ha poi rassicurato Pisapia – siamo molto avanti rispetto ad altri Expo". "Alcuni padiglioni sono bellissimi, fantastici i cluster", ha proseguito, "e oggi nessuno puo' piu' dire che si parla troppo poco dei temi di Milano. Siamo a un livello di sintesi elevata della Carta di Milano". "Stiamo completando la posa di tutti i tornelli" di ingresso per i visitatori, ha spiegato Sala, "in una settimana saranno posati gli archetti" di ingresso, e "stiamo sistemando i sette varchi". "Da domani riprendiamo l'asfaltatura, le piante ci sono al 95%, sul canale scorre l'acqua e tutto funziona", ha continuato, "alcuni Paesi stanno gia' formando il personale sul sito, come Kuwait, Oman, Qatar, Germania e Svizzera". "Da domani cominciamo a sistemare la segnaletica interna", ha concluso, spiegando che i visitatori potranno scaricare una applicazione digitale sul proprio telefonino o consultarla in appositi "video wall" sistemati in vari punti del sito (oltre alle tradizioni mappe cartacee). Dal canto suo, Pisapia ha garantito che la citta' sara' "pronta" a gestire l'evento e che nei prossimi giorni fara' il punto con la stampa sulla situazione della viabilita'.
Cosi' come, ha assicurato, si sta andando avanti nella trattativa coi sindacati per le richieste dei lavoratori di Atm e per il contratto coi vigili urbani. Sala ha confermato l'incontro di domani con il presidente dell'Autorita' anti-corruzione, Raffaele Cantone, che avverra' al campo base, al termine di una visita al cantiere. Da Anac e avvocatura dello Stato e' atteso un parere sulla richiesta di circa trenta milioni di spese aggiuntive per la realizzazione e l'allestimento del Padiglione Italia (con i costi che sono lievitati da 63 a 92 milioni di euro). A questo proposito, Sala ha assicurato che non vi saranno altre spese aggiuntive e auspicato che il parere di Anac e avvocatura dello Stato sulle richieste presentate arrivi entro l'inaugurazione. Pisapia e Sala sembrano poi non aver condiviso completamente le dichiarazioni di Matteo Renzi che, in un'intervista, ha definito la riuscita di Expo un "miracolo" se si considera cio' che ha trovato quando e' arrivato al governo. "Io posso dire che quando siamo arrivati noi non c'era nulla, solo i terreni", ha rivendicato Pisapia. Il sindaco di Milano ha comunque reso merito ad "alcune presenze come il presidente dell'Anac Cantone" e all'impegno "sicuramente maggiore del governo". Ma, ha concluso, "quello che ha fatto fare passi in avanti e' stato il coordinamento e la collaborazione tra le istituzioni, la societa' civile e la societa' Expo". "Lascerei la sacralita' della parola miracolo … – ha risposto dal canto suo l'ad di Expo Sala -. Ritengo che sia un atto di devozione quello che gli operai stanno facendo. Lascerei perdere i 'miracolisti'".
Infine l'ipotesi di attribuire l'Ambrogino d'oro, l'onorificenza attribuita ogni anno dal Comune di Milano, agli operai che sono impegnati nel cantiere di Expo. C'e' "un'attenzione aperta" in questo senso, ha detto Pisapia, dopo aver precisato che l'onorificenza viene attribuita dal Consiglio comunale. Occorre pero' trovare una modalita' per "premiare tutti", perche' "seimila e cinquecento 'ambrogini' sarebbe complicato". D'accordo anche Sala che l'ha definita "un'ottima idea".

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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