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ISRAELE, ELEZIONI: STRAVINCE NETANYAHU

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Tempo di lettura 3 minutiLa vittoria di Netanyahu è un duro colpo per Barack Obama, con cui i rapporti sono sempre stati pessimi

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Redazione

Tel Aviv – Con il 99,5% delle schede scrutinate in Israele si conferma l'inatteso trionfo del premier uscente Benjamin Netanyahu. Il Likud ha conquistato 29 seggi sui 120 della Knesset (nel 2013 ne aveva ottenuti solo 18), 5 in più dei favoriti (nei sondaggi) del Fronte Sionista di centro sinistra di Isaac Herzog, fermi a quota 24. Terzi con 14 seggi i partiti arabi, uniti per la prima volta in un'unica lista. A seguire i centristi di Yar Lapid con 11 deputati (in forte calo contro i 19 di due anni fa) membri del governo uscente.

Al quarto posto si registra l'exploit di Kuluna,
il movimento sempre centrista, fondato solo lo scorso novembre da Moshe Khalon, con 10 seggi, che diventano l'ago della bilancia. Khalon, prima di conoscere i risultati, aveva annunciato di essere pronto a governare sia con Netanyahu che con Herzog e che si sarebbe regolato in base ai risultati. A seguire con 8 deputati la destra nazionalista dei coloni di 'Focolare Ebraico' di Naftali Bennet (ne aveva 12), alleato di Netanyahu.
Con 7 deputati a testa i due partiti religiosi: la destra ultraortodossa dello Shas (ne aveva 11) e lo United Torah Judaism, che conferma quelli che aveva. Batosta per la destra di Yisrael Beitenu, del 'falco' per eccellenza, il ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, che ha ottenuto solo 6 seggi contro i 13 della precedente Knesset. La sinistra del Meretz arretra a 4 seggi (2 in meno). Con questi numeri la soluzione di un governo di unità nazionale, per cui si era espresso il presidente Reuven Rivlin, sembra ormai tramonatata.

Subito dopo la fine delle operazioni di voto, ieri sera Netanyahu ha rivendicato la vittoria e ha annunciato di aver "chiesto a tutti i leader dei partiti di destra di formare senza indugio un governo forte e stabile capace di occuparsi di sicurezza e benessere per tutti i tutti cittadini di Israele". Netanyahu a questo punto potrebbe riuscire nell'impresa di entrare nella storia come il premier piu' longevo in 67 anni di storia di Israele: è stato primo ministro la prima volta dal 1996 al 1999 e poi dal 2009 ad oggi.Da quando Rivlin gli assegnera' l'incairco, al termine di un rapido giro di consultazioni, avrà 42 giorni di tempo per trovare i voti necessari per ottenere la fiducia.

La vittoria di Netanyahu è un duro colpo per Barack Obama, con cui i rapporti sono sempre stati pessimi, e che ora dovrà rassegnarsi a terminare il suo secondo mandato con un premier israeliano su cui non si è mai trovato d'accordo né sul processo di pace con i palestinesi, né sul programma nucleare iraniano.

Ma se questa rappresenterebbe una rivalsa personale di Netanyahu sul presidente americano, Israele rischia di ritrovarsi più isolata. Non solo l'attuale amministrazione Usa ma anche l'Ue insistono da sempre sulla soluzione "due popoli, due stati", osteggiata da Netanyahu che da ultimo ha promesso che uno Stato palestinese non vedra' mai la luce con lui al governo. Anp che ha espresso, a scrutinio ancora in corso, la sua delusione.

Il capo negoziatore Saeeb Efrekat ha anticipato che i plaestinesi risponderanno alla vittoria di Netanyahu seguendo la linea tracciata da quando lo scorso aprile sono naufragati i negoziati di pace: ottenere il riconoscimento unilaterale dello Stato palestinese all'Onu e dal maggior numero possibile di Paesi.

"E' chiaro – ha detto Erekat – che il primo ministro Benjamin Netanyahu formerà il prossimo governo e per questo, diciamo chiaramente che andremo avanti con la denuncia (di Israele) al tribunale dell'Aja (per i crimini di guerra) e che accelereremo e intensificheremo" gli sforzi diplomatici per ottenere il riconoscimento dello Stato palestinese.

Netanyahu ha vinto puntando tutto sulla destra e senza corteggiare il centro:
oltre a bocciare ogni ipotesi di Stato palestinese ha martellato gli elettori con la minaccia alla sicurezza dello Stato ebraico rappresentata dal programma nucleare iraniano e dall'avanzata dello jihadismo di Isis e delle altre sigle del terrorismo islamico. Scelte rivelatesi vincenti.

Herzog telefona a Netanyahu.
Il leader del Fronte Sionista di centro sinistra Isaac Herzog ha chiamato Benjamin Netanyahu e si è congratulato per la vittoria con il premier uscente israeliano. E' stato lo stesso Herzog a dare notizia della telefonata. "Qualche minuto fa ho parlato con il primo ministro Benjamin Netanyahu per congratularmi con lui per il suo successo e per augurargli buona fortuna", ha detto il leader dell'opposizione ai giornalisti, aggiungendo che il Fronte Sionista continuerà ad essere un'alternativa al Likud.

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