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Cronaca

STRAGE DI CAPACI: RIVELAZIONI SHOCK DA PARTE DI UN POLIZIOTTO

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Tempo di lettura < 1 minutoIl poliziotto che sta parlando, nel maggio 1992, è stato messo a tacere e ha stilato una nuova relazione di servizio su quanto aveva visto

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di Angelo Barraco

Strage di Capaci –  Vi sono delle importanti novità in merito alla Strage di Capaci nella quale hanno perso la vita il Giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. Un poliziotto, Giuseppe De Michele, sta deponendo nel processo sull’attentato, a Caltanissetta. Ricordiamo che il processo vede imputati anche affiliati alla cosca mafiosa di Brancaccio che sono: Salvo Madonia, Vittorio Tutino, Giorgio Pizzo, Lorenzo Tinnirello, Cosimo Lo Nigro. Il poliziotto avrebbe visto un secondo furgone, pochi giorni prima della strage e nei pressi del luogo in cui avvenne. Dopo ben 23 anni vi è quindi la terza versione dei fatti, in cui i furgoni sarebbero due; uno che dall’autostrada immette sulla statale e l’altro veicolo sulla statale stessa.

LA STORIA: Giuseppe De Michele in data 26 ma 1992 aveva stilato una relazione di servizio, in codesta affermazione di servizio affermava di aver visto, giorni prima dell’attentato al Giudice e alla sua scorta, un furgone bianco nel luogo in cui avvenne l’attentato. De Michele scriveva nella relazione che affianco a quel furgone vi era anche un uomo in tuta bianca e con vistosi baffi, alto. Tale racconto però venne modificato perché il poliziotto Gioacchino Genchi, poliziotto che indagava anche sulla strage, disse a De Michele che doveva dimenticare quanto aveva visto e/o si sparava. De Michele, in data 1 giugno 1992, ha redatto una seconda relazione in cui diceva di aver visto presso l’autostrada un furgone bianco con dieci operai. De Michele, dopo quello che era successo con Genchi, pensò che sarebbe stato inopportuno confermare quanto verbalizzato il 26 maggio di quell’anno perché avrebbe compromesso la sua carriera di poliziotto e sarebbe stato quasi sicuramente licenziato.  
 

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