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di Maurizio Costa
L'Isis comincia a perdere terreno contro l'esercito iracheno e le milizie sciite. I jihadisti, infatti, hanno perso la città di Tikrit, nel nord dell'Iraq, che era stata conquistata dalle milizie dell'autoproclamato califfato qualche mese fa, con l'obiettivo di arrivare a Baghdad. A Tikrit i jihadisti hanno stanziato il loro quartier generale nel palazzo presidenziale. I miliziani dell'Isis hanno cercato di bloccare l'avanzata dell'esercito iracheno con cecchini piazzati sopra i palazzi e anche mine antiuomo.
La notizia del giorno è che i jihadisti avrebbero utilizzato delle armi non convenzionali durante i combattimenti. Secondo la Bbc, infatti, i miliziani avrebbero gettato delle bombe al cloro, riconosciute per il classico fumo arancione che scaturisce dopo la deflagrazione. Questo tipo di armi sarebbero state create in maniera rudimentale dai jihadisti. Respirare i fumi tossici di queste bombe causa secchezza dei bronchi e dei polmoni. Lo scopo dei miliziani sarebbe quello di terrorizzare la popolazione, perché, fino ad ora, non avrebbero causato vittime.
Khaled al Obeidi, ministro della Difesa iracheno, ha affermato che “le prossime ore saranno cruciali. L'operazione ha raggiunto finora tutti gli obiettivi prefissati”. L'esercito di Baghdad ha conquistato molti quartieri cruciali di Tikrit, tra i quali quello di al-Qadsiyah, al-Hayakel, al-Daiyoum, al-Asry e al-Sinai. Durante i combattimenti sarebbero morti decine di miliziani dell'Isis che non sono riusciti a placare l'offensiva militare dell'Iraq.
Sebbene gli Stati Uniti non stiano partecipando all'offensiva nella città di Tikrit, il governo di Obama ha chiesto all'Iraq di fermare l'offensiva militare per almeno tre giorni, in modo da evacuare tutti i civili che si trovano ancora in città.
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