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di Alberto De Marchis
Sembrava quasi fatta eppure la gelata dell'Eurogruppo è arrivata sonante per il compagno Varoufakis che sembra non piacere a Bruxelles. E' stato lo stesso Varoufakis che nella mattinata ha alzato la cresta, parlando di un Atene che non avrebbe più chiesto prestiti e di un referendum sull'euro poi smentito: non era "sull'euro". Adesso il ministro delle Finanze elleniche deve attututire lo schiaffo. La lista di riforme che la Grecia ha inviato all'Ue "non e' completa" e per essere attuata richiedera' "tempi lunghi". Cosi' il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, ha risposto a una lettera ricevuta venerdi' dal nuovo governo di centrosinistra di Atene. "Questo documento sara' utile nel processo di identificare la lista di misure di riforme – ha scritto Dijsselbloem – ma le proposte hanno bisogno di un ulteriore discussione". Una 'gelata' che arriva alla vigilia della riunione che si terra' domani a Bruxelles. Motivo forse anche per cui Alexis Tsipras ha chiamato oggi il presidente della Bce Mario Draghi confermando il rispetto dell'Eurotower e chiedendogli di non sottostare a pressioni politiche. Inizialmente Dijsselbloem, aveva ieri risposto "in maniera positiva" alla lettera inviatagli dal ministro delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, che aveva chiesto di iniziare immediatamente i colloqui tecnici con i creditori (Ue, Bce e Fmi) sulla base delle sette riforme proposte nella missiva. Lo afferma un portavoce del governo greco. "Dijsselbloem ha spedito una lettera ieri notte per rispondere al ministro delle Finanze Varoufakis", fa sapere il portavoce, "ha riposto in maniera positiva al ministro greco, sottolineando la necessita' che i negoziati continuino nella sede del gruppo di lavoro dell'Eurogruppo e tra i team tecnici in modo da applicare la decisione del 20 febbraio. In tale data i ministri delle Finanze dell'area euro avevano acconsentito a estendere di quattro mesi il piano di aiuti ad Atene alla condizione che il governo Tsipras gli sottoponesse una lista di riforme economiche e che quest'ultima venisse valutato positivamente dai creditori. La prima tranche di riforme proposte sara' sul tavolo dell'Eurogruppo di lunedi' prossimo. Insomma si tratta di un vero e proprio terremoto ellenico.
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