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6 anni faon
Le persone che nella vita si trovano ad affrontare un evento traumatico vivono una sofferenza psicologica che può essere molto variabile ma comunque molto intensa, i sintomi potrebbero spaziare dall’ansia fino alla paura, alla rabbia, all’aggressività e all’irascibilità ma potrebbero anche essere caratterizzati da ritiro emotivo e sociale fino ad arrivare a veri e propri sintomi dissociativi.
Un evento traumatico lascia un segno quasi indelebile nella persona che lo vive, non è possibile cancellarne il ricordo ma è possibile lavorare con le persone traumatizzate per ridurne l’impatto negativo sulla vita personale, cercando di elaborare ed ammortizzare gli effetti psicologici disfunzionali mettendo la persona nelle condizioni di poter integrare l’esperienza in modo funzionale e compatibile con la propria storia personale e le proprie risorse emotive e psicologiche.
Il Disturbo Post Traumatico da Stress è un disturbo psicologico specifico che si verifica in persone esposte a eventi catastrofici e come tale richiede un intervento psicologico da parte dei professionisti della salute mentale perché sopravvivere all’evento stesso non garantisce in alcuno modo l’annullamento degli effetti psicologici negativi derivanti dell’essere stati esposti alla situazione traumatica.
La caratteristica essenziale del DSPT (Disturbo da Stress Post-Traumatico) è lo sviluppo di sintomi tipici che seguono l’esposizione ad uno o più eventi traumatici, il tipo si sintomi che ogni individuo manifesterà è variabile e non prevedibile, alcuni rivivranno con paura i sintomi emotivi e comportamentali in altri saranno gli stati d’animo disforici e i pensieri negativi a creare maggiore sofferenza, in altri ancora si manifesteranno in modo predominante i sintomi dissociativi, in tutti comunque il livello di sofferenza sarà intenso e doloroso fino a compromettere la qualità della loro vita.
Tra gli eventi che possono essere definiti come traumatici possiamo indicare: una malattia importante che mette a rischio la vita, essere esposti alla guerra, ad un terremoto, o ad una aggressione fisica come una rapina o un scippo, una violenza sessuale, un rapimento o un attacco terroristico fino ad arrivare ai disastri naturali più importanti. Il DSPT potrebbe risultare particolarmente grave quando il fattore stressante è interpersonale e intenzionale come il subire una tortura o una violenza sessuale. L’evento traumatico può essere rivissuto in vari modi: tramite ricordi ricorrenti intrusivi ed involontari riguardanti l’evento; sogni spiacevoli che ripetono l’evento e che sono collegabili alle principali minacce contenute nell’evento traumatici; la persona potrebbe sperimentare stati dissociativi di durata variabile – da pochi secondi fino a qualche giorno – durante i quali si rivivono fasi dell’evento come se lo si rivivesse in quello stesso istante con tutto il correlato emotivo che ne consegue.
La letteratura internazionale ha identificato alcuni criteri diagnostici la cui presenza è necessaria perché il disturbo possa essere identificato come post-traumatico da stress.
Vediamo in elenco i criteri diagnostici secondo la classificazione internazionale del Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali – DSM V (2013):
A – Esposizione a morte reale o ad una minaccia di morte, a una grave lesione, a violenza sessuale nei seguenti modi: fare esperienza diretta, assistere direttamente ad un evento accaduto ad altri, essere esposti ripetutamente all’esperienza diretta o a dettagli dell’evento (questo vale in modo particolare per agenti di polizia o per i soccorritori sanitari ad esempio).
B – Presenza di sintomi intrusivi legati all’evento traumatico, la cui comparsa è successiva all’evento stesso come ricorrenti ed intrusivi ricordi spiacevoli, sogni spiacevoli legati all’evento, avere sofferenza psicologica in tutte quelle situazioni che possono richiamare o ricordare o essere in qualche modo legate all’evento.
C – Evitamento di situazioni o stimoli associati all’evento traumatico, tentativi ripetuti di evitare ricordi, pensieri, sentimenti; evitare inoltre persone, luoghi e situazioni ricollegabili in qualche modo all’evento traumatico.
D – Pensieri ed emozioni negative associate all’evento traumatico; non ricordare dettagli dell’evento, essere convinti di essere responsabili o comunque alimentare una idea negativa di sé stessi, avere persistentemente uno stato emotivo di tipo negativo; distacco dalla vita sociale e relazionale.
E – Alterazione della reattività, mostrando un comportamento rabbioso ed irritabile, o spericolato ed autodistruttivo, avere marcate difficoltà di concentrazione, difficoltà nell’addormentamento e nel mantenimento del sonno.
F – Tutte le alterazioni sopra elencate devono avere una durata in termini di comparsa di più di un mese.
G – L’alterazione generale del funzionamento deve essere causa di disagio consistente sia in ambito sociale che lavorativo.
H – Le alterazioni non sono attribuibili ad uso di sostanze o ad altre condizioni mediche generali.
Potrebbe accadere di provare una forte sofferenza psicologica quando si è esposti a eventi o situazioni che ricordano, raccontano o simboleggiano un aspetto dell’evento traumatico – una somiglianza o essere nello stesso luogo, avere le stesse condizioni climatiche, sentire uno stesso odore … – infatti, il fattore scatenante potrebbe anche essere lo sperimentare una stessa sensazione fisica. Le persone con DSPT possono mostrare una distorta considerazione delle cause determinanti l’evento con una tendenza continua a incolpare sè stessi come causa dell’evento. Frequentemente queste persone mostrano una considerevole diminuzione dell’interesse nei confronti di attività piacevoli, persistente incapacità di provare emozioni positive, aumentata sensibilità alle potenziali minacce sia quelle direttamente collegate all’evento traumatico che non. Sono frequenti i problemi relativi alla sfera del sonno sia nella fase dell’addormentamento che nella possibilità di mantenere il sonno soprattutto a causa di incubi notturni o a preoccupazioni relative alla propria sicurezza personale. Infine nelle situazioni più importanti alcuni individui mostrano sintomi dissociativi sia in senso di depersonalizzazione come sensazione di distacco dal proprio corpo che come derealizzazione e cioè distacco dal mondo intorno a loro.
Lo sviluppo e il decorso del DSPT è interessante, si può manifestare in qualsiasi età (per i bambini da 0 a 6 ani si rimanda a specifica letteratura), i sintomi generalmente insorgono in genere nei primi 3 mesi dopo il trauma, la ricorrenza e l’intensificazione dei sintomi può verificarsi in risposta a situazioni che ricordano il trauma, a fattori stressanti della vita quotidiana o a recenti eventi traumatici appena vissuti.
Bibliografia di riferimento:
DSM-5 Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Raffaello Cortina Editore, 2014
Dr.ssa Catia ANNARILLI
Psicologa e Psicoterapeuta – Terapeuta EMDR
Centro Psicologia Castelli Romani
cell. 3471302714
catia.annarilli@gmail.com 6;\