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Cronaca

ROBERTA RAGUSA: CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER ANTONIO LOGLI

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Tempo di lettura 2 minutiI figli di Roberta Ragusa e Antonio Logli; sia Daniele, che è maggiorenne, che la figlia quattordicenne Alessia, non si sono costituiti parte civile nel processo

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di Angelo Barraco

Pisa –  Oggi è stata una giornata di grande rilevanza per il caso di Roberta Ragusa poiché si è tenuta, presso il Tribunale di Pisa, l’udienza preliminare per l’omicidio di Roberta Ragusa. Ad essere accusato di omicidio e distruzione di cadavere è il marito di Roberta Ragusa, Antonio Logli. Ricordiamo che Roberta Ragusa è scomparsa nel nulla da Gello di San Giuliano Terme, la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012.

L’udienza preliminare si è tenuta davanti al Giudice Giuseppe Laghezza. E’ stata un’udienza delicata e determinante perché ha messo dei punti fermi su alcuni aspetti della faccenda che hanno lasciato nel limbo tanti italiani che hanno seguito il caso. I figli di Roberta Ragusa e Antonio Logli; sia Daniele, che è maggiorenne, che la figlia quattordicenne Alessia, non si sono costituiti parte civile nel processo.

Per Antonio Logli, la procura di Pisa ha chiesto il rinvio a giudizio. Logli in questi lughi anni ha scelto il silenzio, sia dinnanzi ai giornalisti che dinnanzi agli inquirenti . Il procuratore Antonio Giaconi dice in merito al processo: “Le bugie di Antonio Logli pesano enormemente sul procedimento e saranno evidenziate in maniera certosina al processo, si è presentato in aula con aria tranquilla, e questa la dice lunga sulla sua capacità di fingere. Sono credibili, assieme a tutta una serie di elementi raccolti dai tabulati telefonici e dalle intercettazioni. Non c'era nessuna traccia che riguardasse una possibile fuga Roberta Ragusa. Stiamo parlando di una madre, particolarmente attenta ai figli, alla famiglia. Un'ipotesi di questo genere poteva verificarsi solo in presenza di elementi evidenti di diverso tipo che non esistono. Una madre non lascia due figli così senza alcun segnale, senza alcuna spiegazione”. Antonio Giaconi aggiunge: “Ci sono indizi gravi, precisi e concordanti: secondo noi Antonio Logli deve essere processato per omicidio volontario e distruzione di cadavere”. Ha proseguito dicendo che “L'imputato si è tolto di mezzo una persona scomoda nel momento in cui ha capito che una separazione gli avrebbe fatto perdere tutto”.