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Esteri

ISIS, SAPPIAMO CHI E' IL BOIA "JOHN". UCCISI 15 CRISTIANI IN SIRIA

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Tempo di lettura 2 minuti Altri 350 sono in ostaggio. L'assassino che compare nei video delle decapitazioni sarebbe di Londra e si chiamerebbe Mohamed Emwazi

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di Maurizio Costa

Londra – Gli agenti di Scotland Yard avrebbero identificato il boia dell'Isis che compare in tutti i video di propaganda del sedicente califfato: si chiamerebbe Mohamed Emwazi, nato in Kuwait ma cresciuto a Londra. Conosciuto per aver tagliato le gole di Steven Sotloff e Peter Kassig, Mohamed sarebbe laureato in informatica.

La vita di Emwazi – Secondo suoi vecchi amici, il boia dell'Isis arriva da una famiglia benestante dell'ovest di Londra. Secondo le fonti britanniche, Emwazi sarebbe volato in Siria nel 2012 per unirsi all'Isis. Mohamed si sarebbe unito alla causa islamica estremista subito dopo un viaggio in Tanzania nel 2009: in quell'occasione, però, il terrorista sarebbe stato arrestato all'aeroporto di Das es Salaam.

Il premier britannico, David Cameron, sarebbe molto preoccupato della fuga di notizie che rischia concretamente di disturbare i tentativi di cattura di Emwazi. Intanto, aumentano le misure di sicurezza a Londra per contrastare una possibile rivalsa dei musulmani britannici.

Il retroscena – Il reparto dei servizi segreti britannici, l'MI5, avrebbe cercato nel 2009 di arruolare Emwazi come informatore. La trattativa non sarebbe andata a buon fine e nel 2010 gli 007 londinesi avrebbero inserito il boia dell'Isis nella black-list dei possibili terroristi.

Cristiani uccisi – Intanto, l'Isis avrebbe ucciso 15 cristiani rapiti in Siria qualche giorno fa. Una donna sarebbe stata anche decapitata nel villaggio di Tel Hormidz, ma la fonte non è stata ancora verificata. Il numero dei cristiani rapiti sale a 350 e l'Isis vorrebbe scambiarli con i jihadisti detenuti dai curdi. Questo scambio non ci sarebbe stato e i terroristi hanno cominciato ad uccidere i cristiani prelevati dai villaggi dell'est della Siria. "Il 27 febbraio ci sarà un'esecuzione di massa – afferma una fonte non verificata – nella moschea di Bab Alfaraj". I villaggi cristiani sono sempre più deserti e il più delle volte sono sotto il controllo diretto dell'Isis, che tiene in scacco anche donne e bambini, orfani dei padri prelevati dei jihadisti.

Lo sfregio del museo – A Mossul, in Iraq, i jihadisti sono entrati in un museo e hanno distrutto statue e altre opere d'arte dell'antica Mesopotamia. Opere di inestimabile valore che sono cadute sotto i colpi dei martelli degli uomini di Abu Bakr al-Baghdadi. I jihadisti avrebbero anche distrutto una biblioteca che ospitava centinaia di migliaia di testi antichi.

Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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