Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Redazione
No, non è uno scherzo oppure un "fake" come si dice oggi. In un articolo pubblicato sulla rivista Nature, un gruppo di ricercatori dello Scripps Research Institute, a Jolla, California, ha annunciato di aver identificato una sostanza che sarebbe in condizione di inibire il virus Hiv 1, che è il principale responsabile dell’AIDS. Gli scienziati affermano di aver creato un farmaco anti-HIV così potente che potrebbe funzionare come un vaccino. La medicina è stata somministrata a dei Macachi che sono stati in grado di respingere ripetute dosi elevate della versione ‘scimmiesca’ della malattia. I ricercatori sostengono che il farmaco, a base di proteine, è stato sorprendentemente efficace nel bloccare ogni ceppo di HIV, e segna un importante passo avanti verso una cura per l'AIDS. Il virus dell’HIV normalmente invade cellule attraverso due recettori. La nuova i proteina blocca punti dove il virus si lega ai due recettori cellulari, non lasciando alcun punto di entrata per il virus. Secondo i ricercatori, poiché la proteina attacca entrambi i recettori piuttosto che uno solo, questa, chiamata eCD4-IG, è in grado di bloccare più ceppi di HIV rispetto a uno qualsiasi dei diversi potenti anticorpi che hanno dimostrato di disattivare il virus. Michael Farzan, professore di malattie infettive presso lo Scripps Research Institute di Jupiter, ha dichiarato che la proteina “E 'assolutamente efficace al 100% – aggiungendo che – non c'è dubbio che ci troviamo di fronte, di gran lunga, all’inibitore di entrata più forte finora trovato”. Questo nuovo farmaco è stato testato, per ora, solo su quattro scimmie rhesus, non su esseri umani. Anthony Fauci, direttore dell'Istituto Nazionale di allergie e malattie infettive, istituto che ha finanziato la ricerca, ha spiegato che “Questa ricerca innovativa promette di farci avanzare verso due importanti obiettivi: la realizzazione di una protezione a lungo termine dalla infezione da HIV, e di mettere l’HIV in remissione sostenuta, nelle persone con infezione cronica ". Nancy Haigwood, una ricercatrice di Microbiologia Molecolare e Immunologia, presso la Oregon Health and Science University, ha scritto, in un suo commento sulla scoperta, commento che è strato pubblicato sulla rivista Nature, che si tratta di un farmaco che “E 'molto intelligente e molto potente", aggiungendo che "Questo farmaco potrebbe essere molto meglio di qualsiasi vaccino all'orizzonte.” Gli scienziati hanno creato la proteina fondendo insieme elementi di entrambi i recettori cellulari a cui l'HIV si lega. Essi hanno poi iniettato il materiale genetico, che codifica la proteina nei quadricipiti delle quattro scimmie, stimolando la produzione della nuova molecola. I ricercatori hanno infine infettato le scimmie con una versione ibrida del virus HIV, somministrando loro, fino a quattro volte la quantità di virus che hanno usato per infettare un gruppo di controllo. La proteina ha protetto le scimmie per 40 settimane. Il passo successivo sarà quello di testare la sua efficacia come un vaccino, in persone che non hanno contratto il virus, ma sono ad alto rischio di infezione. Philip Johnson, professore presso l'Università della Pennsylvania e direttore dell'Ospedale dei Bambini del Philadelphia Research Institute, ha detto che "Sembra essere una molecola estremamente potente, essa sembra inoltre convalidare l'idea che dovremmo pensare in termini alternativi, su come preparare vaccini contro l'HIV”. Ha concluso dicendo “dovrebbe essere testato sugli esseri umani subito, poiché per me i dati sui primati sono eccezionali”
Correlati