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Sarebbero 14 le persone arrestate dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, su ordinanza della Procura della Repubblica, per aver riciclato titoli di credito rubati. Tra di essi anche un impegato dell'INAIL, tassello fondamentale nell'attuazione della frode bancaria messa in atto dal gruppo. Il team, operava tra il Lazio e la Campania, aprendo conti correnti su cui venivano versati assegni rubati. Il denaro illecito era poi dirottato su carte prepagate. L'uomo in forze all'INAIL, forniva informazioni riservate e documenti falsificati, quali carte di identità per esempio, fruibili grazie alla posizione da lui occupata ed essenziali per aggirare le banche. Le azioni erano poi “falsamente autenticate” da sigilli del Comune di Roma e dell'Agenzia delle Entrate capitolina. I reati contestati alla banda sono: associazione a delinquere finalizzata alla falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, sostituzione di persona, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, truffa ricettazione e riciclaggio.
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