Connect with us

Cronaca

PEDOPORNOGRAFIA: INDAGINI IN VATICANO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Forse ad essere accusati di detenzione di materiale pedo-pornografico sono due cittadini vaticani, uno dei quali potrebbe essere l'arcivescovo polacco Jozef Wesolowski

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Ancora i religiosi al centro di casi di pedopornografia. Un vero e proprio scandalo che esce fuori durante le relazioni lette in apertura dell'anno Giudiziario. La Gendarmeria Vaticana ha compiuto "attivita' di analisi forense ed info-investigativa soprattutto di carattere informatico, per due delicati casi, di differente gravita', di detenzione di materiale pedopornografico". Lo ha reso noto il promotore di giustizia dello Stato Citta' del Vaticano, professor Gian Piero Milano. Si puo' desumere dunque che ad essere accusati di detenzione di materiale pedo-pornografico siano due cittadini vaticani, uno dei quali potrebbe essere l'arcivescovo polacco Jozef Wesolowski. Dell'ex nunzio apostolico a Santo Domingo, il professor Milano parla parla esplicitamente in un altro passaggio della sua relazione, riferendo "l'iniziativa assunta dall'Ufficio del Promotore di Giustizia nel mese di settembre dello scorso anno, in materia di delitti in danno di minori, che sarebbero stati perpetrati all'estero, da un pubblico ufficiale 11 della Santa Sede, investito di funzioni diplomatiche e rivestito della dignita' arcivescovile". Una "delicata, inedita fattispecie", che coinvolge – afferma il pg vaticano – una molteplicita' di profili soggettivi ed istituzionali, "sulla quale sono in corso atti istruttori, in particolare complessi accertamenti informatici che richiedono di procedere con la massima cautela, e nella conveniente riservatezza". "L'opera degli inquirenti – sottolinea il professor Milano – si svolge in piena autonomia e al riparo da qualsiasi interferenza, ed e' tesa al piu' rigoroso accertamento dei fatti nella loro effettiva consistenza, e delle risultanze probatorie". In questo senso, "e' anche operante una interlocuzione con omologhi organi inquirenti del Paese in cui sarebbero stati compiuti i fatti reato, nell'ipotesi di attivare sollecitamente strumenti di cooperazione giudiziaria internazionale, volti ad acquisire, al di la' di ogni ragionevole dubbio, elementi di colpevolezza". "Un ulteriore profilo di complessita' – osserva ancora il pg – deriva dal rapporto tra la delega attribuita in materia penale ai Tribunali vaticani con il Motu proprio di Papa Francesco di cui si e' detto, e la giurisdizione spettante ad altri organi canonici (segnatamente la Congregazione per la Dottrina della Fede) quale individuata dalla normativa canonica in materia di 'delicta graviora' commessi da soggetti rivestiti dello status sacerdotale: delitti di cui e' incolpato, anche in sede penale canonica, il prelato". Ma "il dubbio se l'esistenza di una concorrente giurisdizione di organi statuali vaticani e di organi canonici su una medesima fattispecie 12 penale, potesse costituire violazione del principio generale che non si puo' essere processati due volt eper lo stesso reato, e' stato risolto" perche' "altro sono le sanzioni previste dalle leggi penali vaticane; altro le sanzioni canoniche attribuite iure nativo alla competenza della Congregazione per la dottrina della fede nei confronti dei chierici. Nelle prime si realizza la giurisdizione dello Stato; per le seconde opera la giurisdizione sullo status". Dunque in casi come questi, conclude milano, "purtroppo statisticamente in crescita", non puo' certo parlarsi di assoggettamento ad un duplice giudizio per la medesima fattispecie di reato".L'imputato Wesolowski ha presentato ricorso avverso la condanna alla riduzione allo stato laicale, ora "sono in corso attivita' istruttorie presso l'Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato". Si auspica la perseveranza nella ricerca della certezza di giustizia. I bambini non si toccano.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

Continua a leggere

Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti