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Cronaca

SALERNO, ORRORE IN FAMIGLIA: SPARA ALLA MOGLIE E POI SI SUICIDA

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Tempo di lettura 2 minuti A sparare e' stato Salvatore Varavallo, 35 anni, incensurato, nato a Caserta.

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Redazione

Salerno – Orrore all'interno di una semplice famiglia salernitana. Una coppia che si stava separando e un bambino che adesso è rimasto orfano di entrambe i genitori. Un uomo e una donna, marito e moglie, sono morti questa mattina nel salernitano al culmine di una lite finita a colpi di pistola. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, il marito ha impugnato una pistola e ha colpito la moglie uccidendola, poi ha rivolto l'arma verso di se e si e' ucciso. Il fatto e' avvenuto questa mattina, all'esterno delle piscine del Club Fiore, a Campigliano, frazione di Giffoni Valle Piana dove era in corso una gara di nuoto. Sul posto il Nucleo Investigativo e i carabinieri della compagnia di Battipaglia. Secondo i carabinieri si tratta di un omicidio-suicidio avvenuto al culmine di una violenta lite tra i due coniugi, che si stavano separando. A sparare e' stato Salvatore Varavallo, 35 anni, incensurato, nato a Caserta.

Stamane l'uomo in un raptus di rabbia e' giunto in auto sul posto, ha esploso dei colpi di pistola prima contro l'auto vuota del suocero, poi ha puntato l'arma contro la moglie uccidendola sul colpo e infine si e' sparato. La vittima, Giustina Copertino, 29 anni, si era recata a Giffoni Valle Piana per accompagnare il figlio di 10 anni in piscina a svolgere una gara regionale. Mentre il ragazzino era al Fiore Club, Varavallo, 35 anni, con pistola 9×21 con matricola abrasa, ha prima colpito la moglie con cinque proiettili, ferendola gravemente, poi ha esploso altri due colpi a bruciapelo per completare l'esecuzione.

La donna si stava separando dal marito dopo lunghi periodi di dissidi familiari. Dopo aver ucciso la moglie 29enne, Varavallo si e' puntato la pistola alla tempia e si e' tolto la vita davanti a un uomo che ha tentato vanamente di bloccarlo. Il figlio della coppia era all'interno della piscina con alcuni parenti. Le salme della coppia si trovano all'obitorio dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno; il pm Vittorio Santoro ha disposto l'esame esterno sul corpo dei due coniugi.
I carabinieri hanno rinvenuto nelle tasche del giubbotto di Varavallo ben 34 colpi di pistola e un coltello. La donna aveva postato su Facebook una foto del figlio mentre era in piscina prima dell'arrivo del marito.

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Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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