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Redazione
Un duro colpo ad un grosso clan della ndrangheta che ha portato ad un epilogo straordinario con oltre 100 arresti. "Un risultato che non esito a definire storico, senza precedenti": cosi' il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, ha commentato la maxi operazione dei carabinieri contro la 'ndrangheta in Emilia ed in tutta Italia, legata al clan Grande Aracri di Cutro, coordinata dalla dda di Bologna che ha portato a 117 richieste di custodia cautelare (di cui 110 portate a termine, 7 ancora i latitanti) e oltre 200 indagati per la maggior parte in Emilia.
Tra gli arrestati anche il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Reggio Emilia, Giuseppe Pagliani, nonche' consigliere provinciale azzurro, prelevato in mattinata dalla sua abitazione di Arceto di Scandiano, il padre del calciatore Vincenzo Iaquinta, imprenditore di Reggiolo, e il giornalista di Telereggio Marco Gibertini. La maxi operazione ha portato anche al sequestro di beni per oltre 100 mln di euro: il provvedimento riguarda numerose societa' riconducibili ad alcuni degli indagati ed anche un'intero quartiere composto da circa 200 appartamenti a Sorbolo. L'operazione, denominata "Aemilia" ha visto impegnati i carabinieri del comando provinciale di Modena, insieme a quelli di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Tra le accuse contestate a vario titolo, associazione di tipo mafioso, omicidio, estorsione, reimpiego di capitali di illecita provenienza, riciclaggio, usura, emissione di fatture per operazioni inesistenti, trasferimento fraudolento di valori, porto e detenzione illegali di armi da fuoco, danneggiamento e altri reati, aggravati dal metodo. In contemporanea, i militari dei comandi provinciali di Crotone e Mantova, nelle rispettive province e in quelle di Cremona e Verona, hanno eseguito decreti di fermo di indiziato di delitto emessi dalle Direzioni distrettuali antimafia di Catanzaro e Brescia nei confronti di 46 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei medesimi. "Il fenomeno dell'infiltrazione mafiosa specialmente in territori caratterizzati da un tessuto produttivo di grande rilevanza- ha commentato il Presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, esprimendo plauso alle forze dell'ordine – e' un tema che richiede la massima attenzione non solo da parte degli organismi inquirenti, ma anche da parte del sistema delle Istituzioni territoriali, in modo tale da creare una solida barriera contro i fenomeni malavitosi, di qualunque natura essi siano". Così è stato sferrato un altro duro colpo alla malavita.
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