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Cronaca

FANO: BAMBINO 10 ANNI, MORTE SOSPETTA DI MENINGITE FULMINANTE

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Tempo di lettura < 1 minutoIl sindaco di Orciano, Stefano Bacchiocchi, ha messo a disposizione la sala del consiglio comunale, dove si e' proceduto a somministrare in via precauzionale un farmaco adeguato

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Redazione

Fano (AN) – Un bambino di 10 anni, residente a Orciano, e' morto oggi all'ospedale di Fano, dove era stato accompagnato dai genitori, preoccupati per la febbre e la nausea che accusava dal pomeriggio del giorno precedente.
Secondo la direzione del 'Santa Croce', "c'e' un forte sospetto di meningite fulminate", che ha consigliato il dipartimento di prevenzione dell'Asur ad avviare una profilassi chiunque abbia avuto contatti con il bambino. I medici hanno comunque richiesto ulteriori accertamenti diagnostici capaci di dare maggiori certezze sulle cause della morte. Il sindaco di Orciano, Stefano Bacchiocchi, ha messo a disposizione la sala del consiglio comunale, dove si e' proceduto a somministrare in via precauzionale un farmaco adeguato a chi si e' presentato perche' avrebbe avuto un contatto con il bambino, in ambito familiare, a scuola o in parrocchia. La meningite batterica, infatti, e' trasmissibile attraverso la saliva, si puo' diffondere facilmente tra persone che vivono a stretto contatto in ambienti chiusi; bambini e adolescenti sono i soggetti piu' a rischio. Da quanto si e' appreso, il bambino si e' sentito male nel pomeriggio di ieri e le sue condizioni sono peggiorate nella notte: febbre e nausea, che hanno consigliato i genitori a trasportarlo, intorno alle 5 di questa mattina, all'ospedale 'Santa Croce'. In poco tempo il quadro clinico e' peggiorato e il bambino e' deceduto. I sintomi hanno fatto pensare subito a una meningite fulminante ed e' stata attivata il protocollo d'urgenza previsto per questi casi, che ha coinvolto anche medici di base, guardie mediche e autorita' locali, con l'obiettivo di avviare le misure di profilassi, che, per questo tipo di infezione, prevedono la somministrazione di un antibiotico, che i carabinieri hanno provveduto a trasportare tempestivamente dalle strutture sanitarie di Jesi

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