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Cronaca

CALTANISSETTA: BOOM DI TRUFFE ONLINE

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Tempo di lettura 2 minuti Denunciate frodi online per circa 600 euro.

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Redazione

Caltanissetta – Nei giorni scorsi presso l’Ufficio relazioni con il pubblico della Questura di Caltanissetta sono stati denunciati diversi indebiti utilizzi di carte di credito:

Una casalinga, titolare di carta di credito, ha denunciato ai poliziotti di aver ricevuto sulla propria utenza telefonica un sms con il quale era informata di un acquisto online compiuto su un sito di commercio elettronico per l’importo di €.44.61; la donna non avendo compiuto l’acquisto provvedeva al blocco della carta.

Una pensionata, titolare di carta bancomat, analogamente, ha denunciato di aver ricevuto diversi sms, nello stretto giro di poche ore, con i quali era informata di diversi acquisto online compiuti su siti di commercio elettronico per un importo complessivo di circa €.200; anche la pensionata non avendo compiuto gli acquisti provvedeva al blocco della carta.

Un’impiegata, titolare di carta di credito, infine, ha denunciato agli agenti di aver ricevuto due sms con i quali era informata di altrettanti acquisti eseguiti online su siti di commercio elettronico per l’importo complessivo di €.350; anche in questo caso la donna ha provveduto al blocco della carta.

L'illecito utilizzo di carte di debito e credito nella rete Internet è considerato nel "sentire popolare" il classico esempio di frode informatica. Tuttavia dal punto di vista penale non sempre si tratta di frode informatica.

Nell´illecito utilizzo di carte di credito, infatti, non si ravvisa l´alterazione di un sistema informatico o l´intervento su dati, informazioni o programmi in esso contenuti, condotte necessarie per la realizzazione della frode informatica.

La diffusione di Internet e la possibilità di effettuare pagamenti online attraverso la carta di credito ha offerto nuovi spazi per coloro che intendono servirsi di tale strumento per compiere illeciti realizzando a una casistica che ha assunto una crescita notevole.

Una caratteristica delle truffe perpetrate per via telematica evidenzia che la media della somma truffata per ogni singola transazione in genere è modesta, dell´ordine di qualche decina di euro. Le transazioni di solito avvengono con accrediti a favore di società estere che gestiscono le transazioni online per conto di siti web che vendono prevalentemente immagini pornografiche o servizi telematici.

In questo caso la compravendita è effettuata direttamente per via telematica riguardando beni immateriali che non necessitano, pertanto, di essere recapitati presso un indirizzo fisico. Poiché questo genere di reato è commesso anche in danno di soggetti che non hanno mai usato carte di credito per compiere operazioni online, è evidente che i numeri della carta non sempre siano intercettati mentre viaggiano in Rete, ma che gli autori della truffa ne siano comunque venuti a conoscenza in uno dei seguenti modi: agendo come "merchant account" cioè offrire un servizio d’intermediazione per poi riutilizzare illecitamente i numeri di carta di credito di cui si è entrati in possesso; aver generato numeri di carta di credito utilizzando generatori software ad hoc; avere complici all´interno delle strutture finanziarie che si occupano della gestione delle carte di credito.

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In Italia primi casi di puntura letale: sono i “parenti” della Dengue

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Un virus d’importazione, “parente” della Dengue e del West Nile, della famiglia delle arbovirosi che è già stato diagnosticato in Italia, intorno alla metà di luglio, nel laboratorio dedicato alle Bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano in due pazienti arrivati dal Brasile e da Cuba, e anche in Veneto, al Dipartimento di Malattie Infettive, Tropicali e Microbiologia dell‘Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), sempre in una paziente con una storia recente di viaggi nella regione tropicale caraibica. In tutto, i casi diagnosticati finora in Italia sono stati quattro. L’infezione provoca febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare, principale vettore (la zanzara Culicoides paraensis) è attualmente presente solo in Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa e ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.

Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale(nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.

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Aggredito giornalista de “La Stampa”: l’ennesimo attacco alla libertá di stampa

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Parto da un fatto semplice, apparentemente banale, ma che dovrebbe, condizionale d’obbligo, far riflettere tutti: la violenza va condannata senza se e senza ma.
E quando la violenza parte da un presupposto di odio da parte di un gruppo la condanna deve essere fatta ancora con più forza e con più decisione.
E va fatta con ancora più veemenza quando l’aggressione viene rivolta a chi, da sempre, è in prima linea per consentire ad un paese democratico che verità ed informazione possano essere sempre un connubio di libertà: un collega giornalista.
L’ aggressione ai danni di Andrea Joly, giornalista de La Stampa di Torino, è l’ennesima dimostrazione di come l’odio troppo spesso popoli il nostro paese. Dietro di esso si nasconde il tentativo forte di delegittimare una categoria, quella dei giornalisti, da sempre coscienza libera in quanto lettori attenti ed obiettivi della realtà.
Diventa necessaria, quindi, una levata di scudi dell’intera classe politica nazionale per ristabilire un argine di rispetto e di sicurezza che eviti i troppi tentativi di bavaglio che violano il principio, sancito dalla nostra Carta Costituzionale, della libertà di stampa.
Scriveva Thomas Jefferson:
“Quando la stampa è libera e ogni uomo è in grado di leggere, tutto è sicuro”.
Mai parole sono state così attuali.

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Crollo della vela a Scampia, gravi due bambine

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Sono in gravissime condizioni due dei sette bimbi ricoverati all’ospedale Santobono di Napoli dopo il crollo della scorsa notte a Scampia.

Due delle sette piccole pazienti, rispettivamente di 7 e 4 anni, sono in gravissime condizioni per lesioni multiple del cranio e, attualmente, sono ricoverate in rianimazione con prognosi riservata.

Nello specifico, si legge nel bollettino dell’Ospedale Santobono, una bimba è stata sottoposta nella notte ad intervento neurochirurgo per il monitoraggio della pressione intracranica, presenta emorragia subaracnoidea, fratture della teca cranica e versa in condizioni cliniche gravissime, con prognosi riservata. L’altra, ha una frattura infossata cranica e grave edema cerebrale. È stata sottoposta ad intervento di craniectomia decompressa nella notte e impianto di sensore per il monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente è emodinamicamente instabile e versa in condizioni cliniche gravissime con prognosi riservata. Altre tre piccole pazienti, rispettivamente di 10, 2 e 9 anni, hanno riportato lesioni ossee importanti e sono attualmente ricoverate in ortopedia. Una per un trauma maxillo facciale con grave frattura infossata della sinfisi mandibolare e con frattura di femore esposta, un’altra con frattura chiusa del terzo distale dell’omero sinistro, l’ultima con frattura dell’omero sinistro scomposta prossimale. Sono state stabilizzate e saranno sottoposte in giornata a intervento chirurgico ortopedico. Le ultime due, rispettivamente di 2 e 4 anni, hanno riportato contusioni multiple con interessamento splenico, trauma cranico non commotivo e contusioni polmonari bilaterali, ricoverate in chirurgia d’urgenza sono state stabilizzate e, al momento, non presentano indicazioni chirurgiche.

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