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NEVE: DAL LAZIO FINO ALLA SICILIA, UN CAPODANNO DI NEVE

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Tempo di lettura 6 minuti Complessivamente sono circa 800 i chilometri di rete di Autostrade per l'Italia interessati dalle neve

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Redazione

 Un Capodanno in bianco. La neve è arrivata anche al centro sud con nevicate nel Lazio nei paesi ad quota. Abbondante caduta per tutta la notte sul Frusinate sta creando non pochi disagi a centinaia di residenti. Anche le citta' dove solitamente non neviuca mai, come Cassino e Pontecorvo, sono letteralmente paralizzate da neve e soprattutto ghiaccio. Impraticabili le strade principali e quelle secondarie anche per la mancanza di spazzaneve e mezzi rompighiaccio.
  A Cassino la situazione e' difficile: il centro citta' e' impraticabile, mentre la periferia e' coperta da una lastra di ghiaccio. In localita' Fontanarosa, tra i comuni di Cassino e Cervaro, una trentina di automobilisti, da due ore, sono bloccati lungo via Appia. Sono usciti fuori strada a causa di una lunga lastra di ghiaccio. Piu' critica la situazione nel Sorano dove una decina di paesi sono rimasti isolati. I sindaci lamentano l'assenza della Protezione Civile mentre le associazioni di volontariato hanno i mezzi fermi per mancanza di carburante e manutenzione.

Prosegue l'ondata di freddo nella Sicilia occidentale. Dopo che nelle prime ore della notte la neve aveva imbiancato le province di Palermo, Trapani e Messina, stamani fiocchi hanno coperto anche il capoluogo siciliano, dove al momento un leggero manto bianco copre la citta', anche al livello del mare. Disagi sulle grandi vie di comunicazione dell'Isola. L'Anas informa che a causa di una bufera di neve nella strada statale 640 "di Porto Empedocle" il traffico e' provvisoriamente bloccato, in entrambe le direzioni, nel tratto compreso tra Favara nord e Racalmuto est, in provincia di Agrigento.
  Circolazione provvisoriamente bloccata anche in entrambe le direzioni sulla strada statale 185 "di Sella Mandrazzi" tra le localita' di Salica' e Borgo Schisina, in provincia di Messina, dove sono in azione i mezzi spazzaneve. Ripristinato invece il movimento sulla carreggiata in direzione Catania dell'autostrada A19 "Palermo-Catania". In precedenza, a causa delle intense nevicate, per il traffico in direzione Catania era stata istituita l'uscita obbligatoria allo svincolo di Buonfornello. L'Anas sta impiegando uomini e mezzi per fronteggiare l'emergenza maltempo e garantire la sicurezza della circolazione.

Nevica in molte zone dela Puglia, in particolare nel Foggiano e nel sud barese, dove numerosi automobilisti sono rimasti in difficolta', in particolare sulla SS100 e SS16. La Prefettura di Bari, a seguito del peggioramento delle condizioni meteorologiche, anche nel capoluogo, con intense precipitazioni nevose su tutto il territorio della provincia, ha invitato la popolazione ad evitare di spostarsi o mettersi in viaggio con mezzi propri se non strettamente necessario. Tutti i mezzi gia' in movimento, obbligatoriamente muniti di catene o pneumatici da neve, possono richiedere informazioni sulla viabilita' o inoltrare richieste di aiuto ai numeri di emergenza.
  Circolazione ferroviaria fortemente rallentata dalle 5,30 di questa mattina nel nodo di Bari a causa delle forti nevicate.
  Alcuni treni sono stati limitati nel loro percorso e altri subiscono rallentamenti considerevoli a causa dell'ondata di maltempo. E' in corso la riprogrammazione dell'offerta commerciale. Rete Ferroviaria Italiana avvisa la clientela circa le modifiche alla circolazione dei treni con annunci frequenti nelle stazioni. Rete Ferroviaria Italiana ha inoltre messo in azione il piano anti-neve che prevede il presidio, con uomini e mezzi, delle zone dove le condizioni meteorologiche potrebbero ulteriormente peggiorare e l'attivazione dei Centri operativi territoriali per il monitoraggio.
 

Il direttore dell'aeroporto di Bari Palese, a causa della scarsa visibilita' e del persistere delle precipitazioni nevose, nonostante gli interventi effettuati sulle infrastrutture di volo con liquido antigelo, ha disposto la chiusura dell'aeroporto per 2 ore fino alle 11.
  La situazione e' costantemente monitorata.
  Le condizioni critiche della viabilita' rendono difficile raggiungere l'aeroporto.
 

Nevicate nell'Avellinese, disagi a circolazione –  Una nevicata abbondante ha investito la provincia di Avellino creando non poche difficolta' agli automobilisti sia la notte scorsa, sia nelle prime ore del giorno. Difficolta' per autocarri e autobus lungo le strade statali e sul tratto autostradale dell'A16 Napoli – Canosa tra Baiano e Lacedonia, dove i mezzi spargisale sono in azione dalla notte scorsa. La circolazione per le auto non presenta al momento particolari disagi. Ad Avellino, nelle zone periferiche, molte strade sono bloccate per il mancato intervento dei mezzi spazzaneve e spargisale. Nella notte i vigili del fuoco hanno effettuato una decina di interventi per alcuni automobilisti rimasti bloccati nella neve. In contrada Zoccolari, alle 3 del mattino, si e' avvertito un forte boato, provocato dallo scoppio di una caldaia malfunzionante. Schegge e detriti sono volati dal terzo piano di uno stabile danneggiando alcune auto. Tanta paura per una coppia di 60enni, marito e moglie, svegliati dall'esplosione. Sono intervenuti i vigli del fuoco che hanno messo in sicurezza lo stabile. Un peggioramento della situazione e' previsto nel pomeriggio.

Condutture bloccate da gelo, parte Napoli senza acqua – Le temperature rigide di questa notte a Napoli hanno lasciato senza acqua una gran parte della citta'. Il gelo infatti ha bloccato le tubature, e sono forti i disagi per cittadini e esercizi commerciali a Posillipo, via Manzoni, nel quartiere di Pianura, e ai Colli Aminei, dove aprire i rubinetti e' inutile. In provincia e a piazza Nazionale, invece, problemi ad avere acqua a temperatura calda.  Il resto della citta', quella parte in cui le tubature sono meno esposte, non soffre disagi. L'azienda che eroga il servizio idrico, Abc, raccomanda di lasciare, questa notte e nelle prossime, un rubinetto semiaperto per far defluire l'acqua sempre e di coprire contatori all'esterno degli edifici anche solo con un cartone.

 Qualche tubatura secondaria e' danneggiata dal freddo, ma non in maniera tale da provocare interruzione del servizio e si sta provvedendo a ripararla. La situazione migliorera' nella giornata con l'alzarsi delle temperature.

Neve a Salerno, ultimi fiocchi 20 anni fa – Neve a Salerno e nell'intera provincia. Dalla scorsa notte, un fitto nevischio ha imbiancato il Salernitano e questa mattina la neve e' ancora a terra. Nel capoluogo provinciale l'ultima nevicata risale al 1988, e dalle prime ore dell'alba molti salernitani incuriositi si sono risvegliati con un paesaggio insolito scattando foto con cellulari in strada e sul lungomare Trieste imbiancato. Alberi, auto e tetti si sono presentati ricoperti di fiocchi. Le temperature, nel corso della notte, hanno raggiunto i -3. Disagi e interventi dei vigili del fuoco si registrano invece nei comuni limitrofi di Pellezzano, Baronissi e Cava dei Tirreni dove decine di famiglie sono isolate nelle proprie abitazioni a causa della impossibilita' di uscire di casa bloccati dalla neve. Sono oltre 60 gli interventi dei caschi rossi effettuati da stanotte. Auto in panne a Nocera Inferiore, mentre a Pellezzano e Fisciano i pompieri stanno intervenendo su segnalazione di tubature idriche ghiacciate.

Piccoli fiocchi di neve stanno cadendo su Firenze.
L'abbassamento delle temperature e le generali condizioni di aria artica che stanno investendo la penisola, hanno creato le condizioni per una leggera spruzzata di neve che da qualche minuto sta interessando il capoluogo di regione della Toscana.
Il cielo e' terso e la colonnina del temometro segna zero gradi. Le cime delle montagne e le colline intorno sono da qualche giorno imbiancate.
 

Sul Gargano mezzo metro di neve, termometro -9 gradi. Foggia si e' svegliata stamane totalmente imbiancata da 10 centimetri di neve caduta gia' da ieri sera. La temperatura registrata all'alba e' stata di 3 gradi sotto zero. Sulle zone piu' alte del Gargano, come a Monte Sant'Angelo, il manto bianco ha raggiunto il mezzo metro, con il termometro sceso a meno 9 gradi, stessa temperatura registratata sulle cime dei Monti Dauni, tra Faeto, Monteleone e Panni, dove 40 centimetri di neve hanno causato gravi disagi alla circolazione stradale, ma per fortuna senza gravi incidenti. Una decina tra automobilisti e camionisti sono stati soccorsi dai vigili del fuoco, soprattutto per i mezzi pesanti finiti di traverso sulle strade dopo essere slittati a causa del ghiaccio. In azione i mezzi spazzaneve e spargisale di Anas e Provincia. In A14, da Poggio Imperiale a Taranto e' stato interrotto il transito dei mezzi pesanti, cosi' come lungo la Statale 17 tra Lucera e Campobasso. 

Complessivamente sono circa 800 i chilometri di rete di Autostrade per l'Italia interessati dalle neve lungo i quali sono operativi oltre 300 mezzi operativi spargisale e sgombraneve ma "non si registrano turbative alla circolazione".
  Da ieri sera le precipitazioni hanno coinvolto anche l'area tirrenica meridionale e al momento insistono, con forte intensita', soprattutto sul tratto pugliese della A14 e sulla A16 tra Napoli e Candela. Nevica inoltre con moderata intensita' su A1 Bologna-Firenze, Valdarno-Arezzo, e Ferentino-Napoli; A14 Bologna-Valle del Rubicone e Grottammare-Foggia; A13 Bologna-Padova; A16 Candela-Canosa; A23 Carnia-Tarvisio. Per garantire la sicurezza degli utenti e favorire gli spostamenti che caratterizzano la giornata odierna e' stato attivato il divieto di circolazione temporaneo per i mezzi con massa complessiva superiore alle 7.5 tonnellate in A14 tra Termoli e Taranto in entrambe le direzioni e in A16 tra l'allacciamento A16/A30 e Candela in entrambe le direzioni.
  Autostrade per l'Italia ricorda che e' "fondamentale viaggiare adeguatamente equipaggiati". Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilita' e sui percorsi alternativi sono diramati tramite i notiziari "my way" in onda sul canale 501 di Sky Meteo24; su RTL 102.5; su Isoradio 103.3 FM; attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in Area di Servizio. Per ulteriori informazioni e' possibile chiamare il Call Center Autostrade al numero 840.04.21.21.

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Cronaca

Sentenza Open Arms: conseguenze politiche per Salvini e la Lega in gioco

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Con l’arringa difensiva che si conclude oggi il processo si avvia alla conclusione con la richiesta di condanna a 6 anni di reclusione per il ministro accusato di sequestro di persona, mentre la PM Giorgia Righi, sotto scorta, continua a rappresentare l’accusa

Dopo settimane di tensione e insulti social, la Procura di Palermo ha deciso di assegnare una scorta alla PM Giorgia Righi, una delle magistrate coinvolte nel processo contro il ministro Matteo Salvini. La decisione arriva a seguito di minacce e attacchi online, a cui Righi è stata oggetto dopo la richiesta di condanna nei confronti del leader della Lega.

Il processo, che vede Salvini imputato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio, è legato all’episodio del 2019, quando, durante il governo giallo-verde, il ministro dell’Interno rifiutò l’approdo alla nave Open Arms, con 147 migranti a bordo. La Procura di Palermo aveva richiesto una pena di sei anni di reclusione per Salvini, accusandolo di aver ostacolato l’ingresso dei migranti in Italia.

Il caso ha suscitato un acceso dibattito politico e giuridico, con una valanga di reazioni a favore e contro l’iniziativa giudiziaria. A pochi giorni dalla sentenza, i sostenitori di Salvini sono scesi in piazza per esprimere solidarietà al loro leader.

Giorgia Righi, che fa parte della Direzione Antimafia, era l’unica magistrata del pool accusatorio a non avere ancora una protezione, nonostante le numerose minacce ricevute. Dopo i numerosi insulti sui social e i commenti minacciosi, la Procura ha deciso di assegnarle una scorta, per garantire la sua sicurezza.

In una nota ufficiale, il procuratore capo di Palermo, Maurizio De Lucia, ha sottolineato che “le intimidazioni non sono mai giustificabili” e che le istituzioni sono chiamate a proteggere i magistrati che svolgono il loro dovere “con serietà e indipendenza”. La decisione di tutelare Righi arriva dopo un’intensa pressione mediatica e politica che ha scosso il processo e il dibattito pubblico.

Il processo prosegue con l’arringa difensiva del legale di Salvini, Giulia Bongiorno, che ha ribadito la posizione del suo assistito, accusando la ONG Open Arms di essere stata responsabile del ritardo nell’approdo, e quindi, delle difficoltà nei soccorsi. “Open Arms ha avuto innumerevoli opportunità di fare sbarcare i migranti, ma ha scelto di ‘bighellonare’, rifiutando l’approdo a diversi porti”, ha dichiarato Bongiorno. L’avvocato ha poi sostenuto che la nave avrebbe potuto dirigersi verso la Spagna, paese di bandiera, senza dover aspettare l’autorizzazione da parte delle autorità italiane.

Intanto, mentre in aula si svolgevano le udienze, in piazza Politeama, a Palermo, i sostenitori di Salvini si sono radunati per una manifestazione di solidarietà. Tra i presenti, oltre a numerosi militanti della Lega, c’erano anche i ministri Giuseppe Valditara, Roberto Calderoli e Giancarlo Giorgetti, insieme a parlamentari nazionali e regionali del partito. “Sono qui per sostenere Matteo Salvini, che ha difeso l’Italia e i suoi confini”, ha dichiarato Giorgetti, all’arrivo in piazza.

La vicenda ha trovato anche eco a livello internazionale. Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha espresso il suo sostegno a Salvini con un tweet, in cui ha scritto: “Siamo con te, amico mio! Matteo Salvini merita una medaglia per aver difeso l’Europa”. Orbán ha condiviso una foto di Salvini davanti all’aula bunker di Palermo, aggiungendo che il leader della Lega avrebbe difeso i valori e i confini dell’Europa contro l’immigrazione incontrollata.

Il sostegno da parte del governo ungherese ha sollevato polemiche, con critiche da parte delle opposizioni italiane e di alcune organizzazioni per i diritti umani, che hanno sottolineato come la questione dei migranti non riguardi solo la protezione dei confini, ma anche il rispetto dei diritti umani e dei trattati internazionali.

Con l’arringa difensiva che si conclude oggi, il processo si avvicina alla fase finale. Il giudice dovrà prendere in considerazione le argomentazioni delle parti e la richiesta della Procura, che invoca una condanna esemplare per l’ex ministro dell’Interno. Salvini, che è stato più volte al centro della politica italiana con la sua linea dura sui migranti, potrebbe affrontare una sentenza che non solo influenzerà la sua carriera politica, ma anche l’immagine della Lega, che si è schierata compatta al suo fianco.

In ogni caso, le implicazioni del processo sono destinate a rimanere al centro del dibattito politico e giuridico per settimane. L’attenzione ora è puntata sul verdetto finale e sulle possibili conseguenze politiche di un caso che ha suscitato forti reazioni e diviso il Paese.

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Salute

Prevenzione e tumori: il potere degli screening

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La colonscopia riduce il rischio di cancro al colon-retto. Una diagnosi precoce può salvare la vita: il primo passo verso il futuro

La lotta contro il cancro è una delle sfide più grandi che la medicina moderna affronta, ma c’è una potente arma a disposizione di tutti: la prevenzione. Agire tempestivamente attraverso controlli regolari, stili di vita sani e l’adozione di programmi di screening può fare la differenza tra scoprire un tumore nelle sue fasi iniziali o avanzate, determinando il successo delle cure e la qualità di vita dei pazienti.

Quando si parla di prevenzione, non si fa riferimento solo al controllo occasionale, ma a una strategia globale che comprende stili di vita sani, educazione alla salute e l’accesso a screening periodici. Un’alimentazione bilanciata, attività fisica regolare e l’eliminazione di fattori di rischio come fumo e alcol sono già passi fondamentali per ridurre il rischio di molti tumori.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), quasi il 40% dei tumori può essere evitato attraverso la prevenzione. Ma non meno importante è il riconoscimento precoce. Molti tumori, se diagnosticati nelle fasi iniziali, hanno maggiori possibilità di essere trattati con successo. Ecco perché gli screening periodici, come la mammografia, il pap test o la colonscopia, sono essenziali.

Tra gli esami di screening, la colonscopia si distingue per la sua efficacia nella prevenzione del tumore al colon-retto, uno dei tumori più diffusi e letali. Questo esame è fondamentale perché permette non solo di individuare eventuali formazioni tumorali, ma anche di rimuovere lesioni precancerose (come i polipi) prima che possano evolversi in cancro.

Il tumore del colon-retto è il terzo più comune al mondo, ma ha una caratteristica cruciale: si sviluppa lentamente. Ciò significa che, se individuato precocemente, può essere trattato con alte probabilità di successo. La colonscopia permette di osservare direttamente l’interno dell’intestino e, in caso di presenza di polipi, questi possono essere rimossi immediatamente durante l’esame, prevenendo così la trasformazione in cancro.

Le linee guida internazionali raccomandano di iniziare a sottoporsi a colonscopia di screening a partire dai 50 anni di età, ma in presenza di fattori di rischio come una storia familiare di tumori al colon, o sintomi come sanguinamento intestinale o cambiamenti nelle abitudini intestinali, potrebbe essere indicato eseguire l’esame già a partire dai 40 anni o anche prima.

L’intervallo tra una colonscopia e l’altra varia in base ai risultati dell’esame precedente. In caso di normalità, il controllo successivo può essere ripetuto dopo 10 anni. Se, invece, vengono rilevati polipi, il medico può consigliare di ripetere l’esame con maggiore frequenza, solitamente ogni 3 o 5 anni.

Una delle caratteristiche principali della colonscopia è la sua capacità non solo diagnostica ma anche terapeutica. Oltre a identificare eventuali tumori o polipi, durante l’esame è possibile prelevare campioni di tessuto per analisi (biopsia) o rimuovere direttamente le lesioni sospette. Questo rende la colonscopia uno strumento unico, in grado di ridurre significativamente il rischio di sviluppare un tumore colon-rettale.

Pur trattandosi di un esame invasivo, la colonscopia è generalmente ben tollerata, grazie anche alla possibilità di essere eseguita in sedazione, riducendo così il disagio del paziente.

L’importanza della prevenzione e degli screening non può essere sottovalutata. Programmi di screening regolari per tumori al seno, alla cervice e al colon hanno già mostrato significativi risultati nel ridurre i tassi di mortalità e nel migliorare la qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, nonostante i benefici comprovati, c’è ancora una parte della popolazione che non aderisce a questi programmi per paura, mancanza di informazione o accesso limitato alle strutture sanitarie.

La sensibilizzazione diventa quindi cruciale: rendere le persone consapevoli dell’importanza della prevenzione e facilitare l’accesso agli screening rappresenta uno degli obiettivi principali per una società più sana.

La prevenzione è la chiave per sconfiggere il cancro. La diagnosi precoce, ottenuta attraverso esami come la colonscopia, può salvare vite. La lotta contro i tumori deve partire dall’informazione, dall’educazione alla salute e dall’accesso a controlli regolari. Ogni esame può essere l’occasione per prevenire una malattia grave e migliorare la qualità della vita.

Prendersi cura di sé, oggi, significa investire nel proprio futuro.

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Economia e Finanza

Governo, riforme fiscali e sostegni alle famiglie nella nuova manovra 2024

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Accordo con l’UE per l’estensione a sette anni del piano di risanamento. Cuneo fiscale ridotto e agevolazioni per redditi fino a 40mila euro. Focus su incentivi pensionistici e bonus ristrutturazioni

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato l’accordo con la Commissione Europea per l’estensione del piano di risanamento a sette anni, garantendo maggiore respiro per le finanze pubbliche italiane. Questo sviluppo si inserisce nell’ambito della manovra economica 2024, il cui testo sarà presentato in Parlamento lunedì 21 ottobre. Giorgetti ha sottolineato che la manovra confermerà il taglio del cuneo fiscale, offrendo anche agevolazioni per le fasce di reddito fino a 40mila euro, mantenendo un focus sui redditi medio-bassi.

Tra i principali interventi, spicca l’introduzione di un nuovo sistema di calcolo fiscale che favorirà le famiglie numerose, definito da Giorgetti come una sorta di “quoziente familiare”. Inoltre, saranno estesi i congedi parentali, che passeranno da due a tre mesi, con un’aliquota dell’80% della retribuzione.

Sul fronte lavorativo, è stato introdotto un meccanismo incentivante per ritardare il pensionamento, attraverso significative agevolazioni fiscali per chi sceglie di proseguire l’attività lavorativa. Questa misura mira a sostenere la forza lavoro attiva e ridurre il carico sul sistema pensionistico.

Un altro punto chiave della manovra riguarda un “sacrificio” richiesto a banche e assicurazioni, tema che ha suscitato acceso dibattito nelle ultime settimane. Giorgetti ha spiegato che queste istituzioni contribuiranno in modo significativo attraverso un prelievo sugli utili, pur evitando di chiamarlo “tassa sugli extraprofitti”. L’idea è quella di redistribuire tali risorse a beneficio di famiglie e imprese. Nonostante le critiche dell’opposizione, il ministro ha ringraziato queste categorie per il loro supporto, evidenziando che tali sacrifici contribuiranno a finanziare le misure a sostegno dei cittadini.

Un altro elemento introdotto è la regolamentazione dei compensi per gli organi di vertice di enti, fondazioni e soggetti che ricevono contributi dallo Stato. Giorgetti ha confermato che il tetto massimo per tali compensi sarà allineato all’indennità del Presidente del Consiglio, come misura di “buona finanza” per garantire l’efficienza e la sostenibilità della spesa pubblica.

Maurizio Leo, viceministro dell’Economia, ha illustrato le novità riguardanti il settore immobiliare e le agevolazioni per le ristrutturazioni. Per la prima casa sarà confermata una detrazione del 50%, mentre per le seconde case si manterrà il 36%. Inoltre, il bonus mobili, che prevede una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e apparecchiature, sarà prorogato fino al 2025.

Sul fronte pensionistico, la manovra introduce un nuovo sistema di incentivazione volontaria per rimanere in servizio, con vantaggi fiscali significativi. Giorgetti ha inoltre chiarito che la questione del catasto non sarà direttamente inclusa nella legge di bilancio, ma rimarrà parte degli impegni strutturali già previsti, con un focus sugli aggiornamenti catastali legati al Superbonus.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso soddisfazione per la manovra, ma ha dichiarato che ci sarà spazio per possibili miglioramenti durante il dibattito parlamentare, con un’attenzione particolare alla riduzione delle aliquote IRPEF, con l’obiettivo di portarle dal 35% al 33% per i redditi fino a 60mila euro.

Nonostante i passi avanti, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha sospeso il giudizio definitivo sulla manovra, in attesa di esaminarne il testo completo. Le banche sono chiamate a un contributo di circa 3 miliardi di euro, una misura che ha suscitato qualche preoccupazione nel settore, anche se le discussioni sono ancora in corso.

La manovra economica 2024 mira a sostenere famiglie, lavoratori e imprese italiane, cercando un equilibrio tra crescita economica e sostenibilità finanziaria. Il dibattito continuerà in Parlamento, con la speranza di ulteriori aggiustamenti per rispondere alle esigenze del Paese e garantire una ripresa stabile nel medio-lungo termine.

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