Connect with us

Cultura e Spettacoli

L’arte della scultura. Auguste Rodin, il Pigmalione del secolo

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Il grande poeta Ovidio come tutti sanno, tra le varie opere ne scrisse una particolarmente significativa e ricca di motivi: le Metamorfosi dove vengono narrate e tramandate ai posteri decine di vicende amorose o altri fatti, tutti attinenti però il particolare che uno dei soggetti per volere di qualche divinità o per altre ragioni, poteva venir trasformato in un essere diverso: Apollo per esempio si invaghisce di Dafne che viene trasformata in pianta di alloro perché la dea rifiuta le sue attenzioni oppure Leda che cede alle lusinghe di Giove che si trasforma in cigno oppure Narciso che vedendo la sua immagine riflessa nello stagno se ne innamora credendola di un altro essere…. Il tema che qui ci occupa fa parte del patrimonio letterario occidentale da sempre: infinite sono le trattazioni e riadattamenti sul tema: stiamo parlando della vicenda incredibile di Pigmalione: oggi tra più noti è la splendida commedia di G.B. Shaw intitolata appunto: Pigmalione.

Chi era dunque secondo Ovidio, questo personaggio?

Uno scultore dell’antica Grecia: un giorno terminò una scultura di donna in grandezza naturale e il poeta ci tiene a menzionare il particolare: in avorio: una impresa quasi fuori del comune data la rarità del materiale anche a quell’epoca, anzi ancora di più. Finita l’opera l’artista si avvede che la scultura uscita dallo scalpello supera ogni aspettativa: è bellissima, perfino affascinante: poco a poco l’avorio agli occhi dell’artista inizia ad animarsi, ad assumere le sembianze di una donna vera, stupefacente e incantevole.

Auguste Rodin e i suoi amati modelli ciociari

Abbandoniamo Ovidio e presentiamo lo scultore considerato il massimo dell’Ottocento-Novecento europeo, Auguste Rodin e i suoi amati modelli ciociari. Far vivere la materia, dar vita vera ad un oggetto e ad un essere vivente, è il grande segreto di ogni forma d’arte, dono rarissimo, solo degli eletti: l’artista è grande e destinato ai posteri quando sa infondere vita e anima al suo soggetto. Rodin aveva questa qualità. Si osservi la ‘Donna accovacciata’, una posizione apparentemente banale eppure la si osservi: la posizione delle labbra, la conformazione del viso, l’espressione, la posizione delle due braccia, la nudità intima esposta naturalmente e semplicemente, senza infingimenti o artificio, come in una scultura dell’antica Grecia: essa è viva e palpitante davanti a noi. L’artista ne realizzò molti esemplari e in diverse dimensioni: tanto diffuso fu ed è l’innamoramento dell’osservatore, oggi come allora. La stessa emozione di Narciso che viene ammaliato dalla sua immagine riflessa, sperimentiamo al cospetto di ‘Eva’: si immagini lo scultore nel suo studio, circondato dai suoi allievi, che modella un blocco informe di creta: davanti a lui sulla pedana si leva la modella: una ragazza di circa diciotto anni, nuda, membra formose e sode, dal corpo perfetto, capigliatura corvina, piedi e mani –incredibile- di una dea classica: l’artista è ammaliato e incantato, rapito da quel fiore della natura in posa davanti a lui e le sue mani affondano avidamente e quasi con concupiscenza nella creta e comincia a dar forma: le sedute si succedono e l’ansia e l’ardore, la bramosia quasi dell’artista raggiungono momenti spasmodici: quanto esce dalle sue mani, come per Narciso, lo coinvolge e ammalia, sempre e sempre più mano a mano che la creta morta diventa viva: fino a quando dopo qualche settimana di lavoro convulso, si avvede che la modella come la Dafne di Apollo, inizia a modificare il proprio corpo: una nuova vita ha iniziato a palpitare in lei: l’artista abbandona la scultura, rinuncia perché la sua donna gli sta sfuggendo e tradendo: il corpo della sua Eva sta degenerando e pervertendosi e trasformandosi: l’opera è compiuta pur se non ultimata : la modella è incinta!

Un giorno della fine del 1870 un uomo barbuto, abiti consunti e laceri, sporco, sicuramente non profumato, bussa allo studio dello scultore, sapendo che ingaggiava modelli: a questa visione, l’artista ha un sobbalzo: ecco il mio uomo! Rodin lo assume, stabiliscono il prezzo delle sedute e inizia il rapporto. Era parecchio tempo che l’artista aveva in mente un personaggio per il quale non era riuscito ancora a trovare colui che doveva impersonarlo. Ora lo ha davanti a lui: iniziano le sedute, frenetiche, appassionate: l’artista è quasi travolto dalla sua stessa ansia nel costatare che il modello in posa davanti a lui nella sua nudità è perfino superiore alle sue aspettative fisiche, a quanto immaginava. Sotto le sue dita instancabili e magistrali la creta prende forma e visibilità: quella barba sporca e ruvida, quei capelli arruffati, assumono la perfezione di una filigrana sotto il cesello magistrale e innamorato dell’artista: il volto, quel braccio teso, quelle mani e soprattutto quelle dita parlano: è ‘San Giovanni Battista’, Pigmalione-Rodin quasi un miracolo, ha infuso vita e coscienza nella creta, ha trasformato una sostanza morta in un essere vivente! La povera e umile creatura di Gallinaro ha assunto il sembiante e la esistenza del Battista! Il Battista è la personificazione del modello! L’Ovidio dei nostri giorni ne farebbe un campione da immortalare.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cultura e Spettacoli

L’Orchestra Sinfonica di Matera prosegue il tour della provincia: dal 14 al 21 agosto, con un omaggio a De André e ai cantautori della scuola genovese.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti

image_pdfimage_print

Le più belle canzoni di Fabrizio De André, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi, Paolo Conte e Ivano Fossati in programma dal 14 al 21 agosto a Grassano, Pomarico, Bernalda, Marconia e Miglionico
 
 
Le piazze di Grassano, Pomarico, Bernalda e Marconia e il Castello del Malconsiglio di Miglionico saranno le cornici degli appuntamenti d’agosto, dal 14 al 21, dell’Orchestra Sinfonica di Matera (Osm) che in grande formazione e diretta dal Maestro Vito Andrea Morra eseguirà una serie di concerti dedicati a Fabrizio De André e ai cantautori della scuola genovese.
 
In programma le più belle e note fra le canzoni dei cantautori che hanno rivoluzionato la musica leggera italiana. A interpretare successi senza tempo come Il cielo in una stanza di Gino Paoli, Vedrai, vedrai di Luigi Tenco, Il nostro concerto di Umberto Bindi e Ritornerai di Bruno Lauzi, la voce di Mario Rosini.
 
“La stagione concertistica estiva 2024 dell’Osm prosegue con la produzione De André e i cantautori genovesi: una notte di musica d’autore. Cinque concerti che vedono la nostra Orchestra, impegnata con un grande organico, nell’esecuzione di brani di celebri autori fra cui Ivano Fossati e Paolo Conte – afferma il direttore artistico della formazione orchestrale Saverio Vizziello – il Maestro Morra ha curato gli arrangiamenti di queste canzoni per esaltare il ruolo dell’organico strumentale e la bella voce di Mario Rosini”.
 
Gli appuntamenti dei concerti intitolati De André e i cantautori genovesi: una notte di musica d’autore si terranno: mercoledì 14 agosto in piazza Purgatorio a Grassano, venerdì 16 in piazza della Liberazione a Pomarico, lunedì 19 in piazza San Bernardino a Bernalda, mercoledì 20 in piazza Elettra a Marconia e, ultima data, giovedì 21 agosto al Castello del Malconsiglio a Miglionico. L’orario d’inizio dei concerti è alle ore 21:00.
 
“L’Orchestra Sinfonica di Matera sarà impegnata con altre due date, il 17 agosto in piazza Montegrappa a Borgo La Martella a Matera e il 18 agosto nel piazzale del Castello Normanno a Tricarico con la formazione di soli archi: violini, viole. violoncelli e contrabbassi nel concerto Serenate d’amore per orchestra d’archi – ricorda la presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera, Gianna Racamato – un concerto che è stato molto apprezzato dal pubblico che ha avuto modo di ascoltarlo nelle prime 8 date del tour nella provincia di Matera. Brani di elevata difficoltà esecutiva che i 20 archi della nostra Orchestra hanno interpretato con bravura sotto l’accorta e magistrale direzione del Maestro Pietro Mianiti”.
 
 
Calendario appuntamenti fino al 21 agosto:
 
·      Mercoledì 14 agosto ore 21:00 – piazza Purgatorio – Grassano
 
DE ANDRÉ E I CANTAUTORI GENOVESI: UNA NOTTE DI MUSICA D’AUTORE
 
Musiche di: Fabrizio De André; Luigi Tenco; Bruno Lauzi; Gino Paoli; Umberto Bindi; Paolo Conte; Ivano Fossati
 
Voce: Mario Rosini
 
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
 
Direttore: Vito Andrea Morra
 
Repliche De André:
 
·      Venerdì 16 agosto ore 21:00  – piazza della Liberazione – Pomarico
 
DE ANDRÉ E I CANTAUTORI GENOVESI: UNA NOTTE DI MUSICA D’AUTORE
 
 
Repliche Serenate d’amore:
 
·      Sabato 17 agosto ore 21:00 – La Martella – Matera
 
SERENATE D’AMORE per orchestra d’archi
 
Musiche: Simple Symphony, op. 4 di Benjamin Britten; Suite Holberg op. 40 di Edvard Grieg; Antiche danze ed arie per liuto, terza suite Trascrizione libera per orchestra d’archi di Ottorino Respighi.
 
Voce recitante: Romina Presicci
 
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
 
Direttore: Pietro Mianiti
 
·      Domenica 18 agosto ore 21:00 – Piazzale Castello Normanno – Tricarico
 
SERENATE D’AMORE per orchestra d’archi
 
 
 
Repliche De André:
 
·      Lunedì 19 agosto ore 21:00 – piazza San Bernardino – Bernalda
 
DE ANDRÉ E I CANTAUTORI GENOVESI: UNA NOTTE DI MUSICA D’AUTORE
 
·      Mercoledì 20 agosto ore 21:00 – piazza Elettra – Marconia
 
DE ANDRÉ E I CANTAUTORI GENOVESI: UNA NOTTE DI MUSICA D’AUTORE
 
·      Giovedì 21 agosto ore 21:00 – Castello del Malconsiglio – Miglionico
 
DE ANDRÉ E I CANTAUTORI GENOVESI: UNA NOTTE DI MUSICA D’AUTORE
 
 
La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera è partecipata da Comune di Matera, Provincia di Matera e Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera che ne sostengono le attività.
 
A queste istituzioni si aggiungono: il Ministero della Cultura che ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali.
 
La stagione concertistica estiva 2024 si svolge in collaborazione con i Comuni di: Bernalda, Colobraro, Grassano, Marconia, Matera, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Pomarico, Rotondella, Salandra e Tricarico.
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Cultura e Spettacoli

Bolsena, il jazz incontra il finger food: il 3 agosto al tramonto!

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Il jazz incontra il vino e il finger food nel suggestivo scenario del quartiere Castello di Bolsena. Lo farà il 3 agosto con un concerto gratuito di jazz al tramonto organizzato dall’Amministrazione Comunale e dalla Pro loco Bolsena e, a seguire, con una serata enogastronomica sotto il cielo stellato estivo (necessaria la prenotazione), inserita nell’ambito del ciclo “Eventi di acqua dolce” promosso da Voltumna srsl, in collaborazione con l’eno-tabaccheria Dal Biondo 1977 e con il patrocinio del Comune di Bolsena. Piazza dell’Orologio, alle 19, farà da palcoscenico all’esibizione dei “The sugar heads”. Palazzo Monaldeschi della Cervara, alle 21,30, aprirà le porte all’enogastronomia di qualità, con una degustazione guidata dei vini dell’Antica Cantina Leonardi, che presenterà “Poggio del Cardinale”, Est! Est! Est! Di Montefiascone Dop, “Luce di Lago”, Lazio Igp Rossetto, abbinata al finger food di 2.0 Pasticceria Bistrot, che delizierà i palati dei partecipanti. La prenotazione alla serata enogastronomica è obbligatoria per il numero limitato di posti. Si può scrivere all’email voltumna175@gmail.com o chiamare i numeri 328 8965009 – 320 2467716, per avere informazioni più dettagliate.

Continua a leggere

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti