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Cronaca

NAPOLI, PIANURA: IL MINORE SEVIZIATO CON UN COMPRESSORE TORNA A CASA

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Tempo di lettura 5 minuti Dopo un calvario di venti giorni in cui mamma papà zii e tutti i conoscenti temevano per le sue sorti, lui ce l'ha fatta.

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di Christian Montagna

Dopo quasi un mese da quel terribile martedì in cui il piccolo Vincenzo aveva rischiato la vita, finalmente la parola fine può essere scritta. Ma rimarrà il ricordo di quella bruttissima esperienza all'interno dell'autolavaggio, quando tre ragazzi maggiorenni per quello che è stato definito un gioco lo avevano seviziato con un compressore. Dopo un calvario di venti giorni in cui mamma papà zii e tutti i conoscenti temevano per le sue sorti, lui ce l'ha fatta. È tornato a casa ieri mattina. Continuano ad essere sotto controllo e in miglioramento le sue condizioni di salute. L'accoglienza da parte dei familiari è stata decisamente calorosa, insomma una vera e propria festa. Tanta la felicità di mamma Stefania che troppo lacrime aveva versato in quei lunghi giorni di attesa. A parlare è lo zio che chiede di ricordare quanto accaduto e di attivarsi all'educazione dei giovani affinché episodi del genere non si ripetano più in futuro.

I fatti: 

Una tristissima storia che arriva da Pianura, un quartiere periferico di Napoli. L'ennesimo atto di violenza da parte del branco ai danni di un giovane quattordicenne. Sono da poco passate le ore 19 di martedì 7 ottobre quando Vincenzo viene immobilizzato, denudato e violentato. Sembra una scena di un film dell'orrore ma purtroppo è accaduto veramente. L'oggetto con cui il giovane sarebbe stato oltraggiato è un compressore di quelli usati per gonfiare pneumatici. Proprio quello, avrebbe causato profonde lacerazioni intestinali alla giovane vittima. Le ragioni di un gesto così ignobile sfociano nell'assurdo. Ricoverato attualmente all'ospedale San Paolo di Napoli, il giovane versa in condizioni gravissime. V.I. di anni 24 è stato fermato dagli inquirenti e accusato di tentato omicidio.Gli altri due giovani che si trovavano con lui, A.D., e V.E., anche loro di 24 anni, dopo aver preso in giro con il loro amico il quattordicenne perchè grasso, non avrebbero partecipato alla violenza. Sono stati denunciati a piede libero per concorso in tentativo di omicidio. Proprio la corporatura del giovane 14 enne sarebbe stata oggetto di scherno e derisione. Secondo la dinamica raccontata agli investigatori, i tre lo avrebbero preso in giro per il suo fisico, successivamente uno di loro lo avrebbe bloccato, gli avrebbe abbassato i pantaloni e soffiando con un tubo d'aria compressa gli avrebbe provocato lacerazioni nell'intestino. Le indagini affidate ai carabinieri di Bagnoli sono partite dopo l'avviso da parte dei sanitari di un ricovero urgente di un ragazzino. Ascoltati i familiari, si è proceduto verso l'identificazione dei responsabili.

I tentativi di scagionare i responsabili: 

Una tragedia nella tragedia quella che si sta verificando a Napoli. Un ragazzo di 14 anni in pericolo di vita e una famiglia, quella del colpevole, che tenta in tutti i modi di scagionarlo giustificando il tremendo gesto. Intanto, da giorni una famiglia attende con ansia di sapere le sorti del loro piccolo. Dopo aver ricevuto diverse operazioni, i parametri vitali sono stabili ma la prognosi resta riservata. Le lesioni intestinali provocate dal compressore,"per gioco" come è stato detto, sono numerose e profonde. Per scelta della madre, la povera vittima non sa di essere in pericolo di vita. Il bollettino medico emanato dall'ospedale San Paolo firmato dal direttore sanitario Raffaele Dell'Aversano, descrive un paziente vigile, cosciente, lucido e con respiro spontaneo.

La famiglia del ragazzo accusato di tentato omicidio: 
Si esprime senza mezzi termini alle telecamere de Il Mattino la famiglia del colpevole di questo tremendo gioco." Non è un assassino". "Si tratta solo di uno scherzo finito male": è così che descrivono quanto accaduto. Si, ma nel frattempo un giovane ragazzo sta rischiando la vita. Lo sostengono con forza i parenti e non vogliono assolutamente che si parli di un tentato omicidio.Pur non sminuendo la gravità del fatto, ci tengono a precisare che non si è trattato di un abuso sessuale. "Hanno fatto una enorme stupidaggine ed è giusto che tutti quelli che vi hanno preso parte paghino, ma che paghino il giusto. Non è un tentato omicidio né altro, sono tutti bravi ragazzi che si prendevano in giro tra loro. Non hanno capito che il compressore, con quella potenza, avrebbe fatto danni. Per loro era un gioco".Scusate, ma di cosa stiamo parlando? C'è qualcuno in questo mondo abituato a giocare in questo modo inserendo un compressore per pneumatici nel sedere di un ragazzino? La vicenda ha dell'assurdo e non va assolutamente giustificata. Siamo dinanzi ad un ennesimo atto di bullismo da parte del branco ai danni di un minore indifeso. Non ci sono altre parole per descrivere questa tremenda vicenda.

A pianura fiaccolata e preghiere per Vincenzo
Più di cento persone, nel pomeriggio di ieri, si sono radunate alla rotonda Don Giustino di Pianura intorno alle ore 17 per dare vita ad una fiaccolata in onore di Vincenzo. Alla presenza di giornali e televisioni, i parenti del piccolo seviziato hanno mostrato cartelli e striscioni con scritte di incoraggiamento. Giustizia e verità sono le due cose che si chiedono. Al corteo, necessario è stato l'intervento della polizia municipale per regolare la viabilità. Non ci sono stati problemi di ordine pubblico durante il corteo giunto alla chiesa di San Giorgio. Visibilmente stanchi e provati gli zii e i cugini del piccolo a capo del corteo che sperano fino alla fine la completa guarigione del piccolo. Nessun perdono arriverà ai colpevoli di questo orrore, i familiari vogliono soltanto che la giustizia faccia bene il proprio corso. A marciare con il corteo anche il presidente della municipalità Lezzi che ha dichiarato di aiutare la famiglia affinché tutto ciò resti soltanto un brutto ricordo. Un grande striscione è stato portato anche dagli amici di Davide Bifolco, il 17 enne ucciso da un Carabiniere al Rione Traiano agli inizi dello scorso mese. Una preghiera in compagnia del parroco è stata fatta al termine del corteo. Don Claudio, parroco di San Giorgio,invita a non dimenticare quanto accaduto e chiede a tutti di interrogarsi sul perché continuano ad accadere cose simili.

L'appello della famiglia per sostenere le spese mediche:
Migliorano di giorno in giorno le condizioni di salute del piccolo Vincenzo, seviziato dalla gang con un compressore in un autolavaggio a Napoli. Ricoverato all'Ospedale San Paolo, grazie ai media tutta l'Italia ha potuto conoscere la famiglia di questa giovane vittima. Persone umili e semplici che non riescono a capacitarsi di quanto accaduto. Dico questo perché ho avuto la fortuna di entrarci in contatto. La scorsa settimana, in una trasmissione televisiva, Zia Antonietta faceva un appello alla nazione. Per curare Vincenzo bisogna acquistare delle placche e dei sacchetti molto costosi; inoltre ci sarebbe bisogno di una struttura più adatta alla guarigione. Purtroppo, come tante famiglie in questo periodo, quella del piccolo non vive una situazione economica agiata. Si aggiunge inoltre anche un'ordinanza di sfratto dall'abitazione in cui vivono a Pianura emanata lo scorso Luglio . Oltre il danno anche la beffa. Tutti questi giorni in cui le zie, la mamma e il papà gli sono stati vicini, non sono stati retribuiti da nessuno. Come farà questa famiglia a sostenere le spese mediche? C'è chi ha osato di accusarli di volersi fare pubblicità. Illazione assurda poiché un giovane 14 enne è stato in fin di vita ed è giusto che se ne parli affinché non si verifichi più. Accusare persone che stanno convivendo con paura e dolore da giorni e giorni di pubblicizzare una tragedia del genere è vergognoso. Si spera che al più presto qualcuno possa aiutarli in maniera concreta.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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