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di Christian Montagna
Napoli – Doveva essere il semplice intervento di chirurgia a cui fanno ricorso tante donne insoddisfatte del proprio corpo ma non è stato così. Vittime dei modelli di bellezza proposti o meglio imposti dalla società, le donne non riescono mai a sentirsi appagate. Non è la prima volta che accade che un intervento di chirurgia estetica abbia esiti negativi se non letali. Anestesia locale, qualche punto di sutura e bendaggio finale per dire addio alla maledetta cellulite, la nemica di tante donne. Ma qualcosa non ha funzionato stavolta. Un giovane chirurgo napoletano, ha operato una sessantenne con cannule aspiratrici per eliminare il tessuto adiposo depositato sulle gambe. All'interno dello studio privato, viene effettuata la micro operazione in poche ore. Terminata, la signora torna a casa convinta di aver risolto i suoi drammi. Dopo due giorni, il peggio: la signora avverte dolori addominali e alle gambe talmente forti che viene portata nel reparto di Clinica chirurgica della seconda Università per finire direttamente in sala operatoria. Un infarto intestinale la costringe ad un intervento chirurgico dopo il quale finisce in coma.
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